martedì 2 agosto 2016

Le forme diverse del ministro Gentiloni e la balla delle bombe anti-Daesh

L'Italia sostiene il Governo di Unità Nazionale guidato dal Primo Ministro Fayez al Serraj e lo incoraggia dalla sua formazione a realizzare le iniziative necessarie per ridare stabilità e pace al popolo libico. L'Italia apprezza quindi gli sforzi che il Governo di Unità Nazionale e le forze a lui fedeli stanno conducendo per sconfiggere il terrorismo, in particolare l'operazione Bunyan al Marsous per liberare la città di Sirte da Daesh. Il sostegno italiano a questa operazione si è concretizzato in forme diverse nel corso degli ultimi mesi, in particolare attraverso importanti operazioni umanitarie per la cura dei combattenti feriti e a beneficio delle strutture sanitarie del Paese. In questo contesto l'Italia valuta positivamente le operazioni aeree avviate oggi dagli Stati Uniti su alcuni obiettivi di Daesh a Sirte. Esse avvengono su richiesta del Governo di Unità Nazionale, a sostegno delle forze fedeli al Governo, nel comune obiettivo di contribuire a ristabilire la pace e la sicurezza in Libia. Farnesina

Sostegno al governo di unità nazionale e forme diverse.
Questa è la chiave di lettura delle bombe di Obama e del ruolo presunto che avrebbe l'Italia in Libia.

I bombardamenti a ritmo serrato sarebbero dovuti iniziare diversi mesi fa come auspicava il generale Dunford. Evidentemente gli alleati europei hanno convinto Obama a temporeggiare perchè convinti che si potesse trovare una soluzione diplomatica.
Nel frattempo tutti (Italia inclusa e all'insaputa di parlamento e Paese) sono andati a vario titolo sul terreno. Adesso gli Stati Uniti intervengono perchè i quattro aerei di Serraj non bastano a fronteggiare Daesh e bisogna fare fuori il generale Haftar.
Il presidente del consiglio manda a dire sui giornali che l'Italia ha avuto ed ha un ruolo in tutto ciò.
Quando si decide ad annunciare ufficialmente al Paese che i nostri militari e l'Aise sono in blocco da quelle parti ?

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