martedì 30 agosto 2016

External operations down for maintenance Ya 3asal

La notizia era nell'aria da un pò di giorni.
Ormai possiamo considerarla ufficiale, visto che Amaq ormai è una specie di Reuters.

Si tratta di una perdita immensa per al Baghdadi che lo aveva chiamato al suo fianco sin da quando aveva raccolto l'eredità di un ISI fallimentare da Abu Omar al Baghdadi. Erano tempi in cui al califfo non passava nemmeno per la mente di realizzare uno stato islamico esteso alla Siria e al mondo.
In al Adnani trovò un collaboratore di cui si poteva fidare, e soprattutto un siriano.
Quando si rese conto che, a distanza di diversi mesi dall'inizio delle proteste contro Assad, la sua guerriglia rischiava di divenire una piccola battaglia di quartiere al confronto, si decise a mandare al Joulani in Siria ed iniziò a pensare in grande. Al Adnani aveva l'esperienza e il carisma per sorreggerlo nel suo progetto.
Da un punto di vista strettamente operativo il contributo che al Adnani ha dato non è stato decisivo, ma i suoi discorsi hanno ispirato migliaia di giovani a partire e a pensare di mettere in atto progetti eversivi.
Al Adnani con il suo accento arabo, la scelta delle tematiche, dei versi coranici, riusciva a coprire la carenza di conoscenza in materia di religione, che caratterizza i giovani jihadisti moderni.Infiammava gli animi.
Conosceva i tasti giusti da spingere in ambito politico e sociale rispetto alla vasta e variegata audience che aveva. E' destinato a rimanere un'icona.
Paradossalmente, o forse no per chi conosce bene il fenomeno terroristico moderno e il ruolo di internet e dei media, da vivo era meno pericoloso. Probabilmente la sua fama e il suo carisma supereranno anche quello di bin Laden e al Awlaki.
Se nello zainetto di ogni giovane in partenza per la Turchia, fino ad oggi c'erano le 44 vie alla jihad custodite nello smartphone o nel tablet, adesso ci saranno le registrazioni dei discorsi di al Adnani.


Video 

Il punto della situazione su Siria, Iraq ead altre zone calde, fatto al Pentagono oggi dal generale Votel.

Nessun commento:

Posta un commento