venerdì 1 luglio 2016

Non è un Paese per terroristi . Siamo stati i più bravi.

“l’Umbria possa essere individuata come territorio idoneo. C’è un’attenzione investigativa notevole anche su questo territorio e su tutto il paese. L’Italia nella sua complessità non è un paese idoneo a nascondersi, tant’è che abbiamo casi di soggetti che lasciano il nostro paese, migrano nel nord Europa, anche in Germania o altrove, perché sentono la pressione investigativa qui da noi. Non farei un discorso circoscritto all’Umbria. Piuttosto lo estenderei al sistema paese: in Italia non è aria per i terroristi“tuttoggi.info

Non è un Paese per vecchi. Nemmeno per donne e bambini.
Improvvisamente è diventato ostile ai terroristi.
Effetto Turchia. Dal ministero dell'interno deve essere arrivato l'ordine di smorzare la paura.
Al solito imbarazzante Roberti.
Mancava solo dicesse che in Umbria i frati hanno creato un clima di pace.

L'operazione Hammam rimane effettivamente alla storia.
Però il prefetto De Stefano era pure uno che ogni volta in conferenza stampa pareva avesse preso Bin Laden. E infatti ha tratto massimo profitto dalla carriera che ne è seguita.

Magari sarà perchè non trovano terreno fertile presso gli altri immigrati e le vere centrali del terrore per il momento sono concentrate nel nord Europa.
Parere da esperta de noantri.

A proposito di dichiarazioni ad effetto, stamane in una intervista a Lorenzo Bianchi (titolo tra virgolette i nostri 007 infiltrati tra i tagliagole) oltre al solito quadretto tranquilizzante sul sistema di controllo degli obiettivi sensibili, un presunto alto dirigente dell'Aise parlava del lavoro di infiltrazione fatto dai nostri servizi secondo uno schema in stile lodo Moro. Lo stesso ci teneva a specificare che non c'è dialogo e il massimo del favore concesso è una fornitura di medicinali. Insomma quelle cose che si dicono ai giornali italiani.
Si potrebbe obiettare che il lavoro di infiltrazione va oltre e non solo in area siro-irachena ma anche nelle aree cruciali che vi arrivano come quella balcanica. Ciò significa che i servizi riescono ad esercitare una sorta di controllo sugli snodi del terrorismo. Il che spiegherebbe perchè in tempi non sospetti qualche foreign fighter che sulla carta era monitorato poi riuscì a partire senza troppi problemi. Un ragionamento che all'epoca fecero quasi tutte le agenzie . Meglio lasciarli andare che tenerseli in casa. Ragionamento che avrebbe una sua logica se fossero tutti morti. Cosa che non è.
Qualcuno è morto. Qualcuno è vivo. Qualcuno sembrerebbe finto morto.
Un'incognita che in un futuro non troppo lontano potremmo pagare cara.

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