domenica 10 luglio 2016

Figli&Figliocci di Osama

We will continue striking you and targeting you in your country and abroad in response to your oppression of the people of Palestine, Afghanistan, Syria, Iraq, Yemen, Somalia and the rest of the Muslim lands that did not survive your oppression... 
As for the revenge by the Islamic nation for Sheikh Osama, may Allah have mercy on him, it is not revenge for Osama the person but it is revenge for those who defended Islam. 09July2016



I messaggi di Hamza iniziano a dare l'impressione che il giovane bin Laden voglia assumere in maniera più incisiva la guida del movimento seguendo le orme del padre. E l'ultimo messaggio di al Zawahiri che si proclamava aperto a qualsiasi leadership, purchè questa sia improntata alla via del califfato, sembrerebbe confermare questa impressione.
Saggiamente il giovane qaedista non si mostra in video, oltre che per non essere identificato tramite una immagine recente, in modo da non emulare il padre nè scatenare dibattiti che prendono in esame il parallelo tra la macchina mediatica di Daesh e quella di al Qaeda. Un inno all'essenzialità.
Ma soprattutto un modo di ribadire il concetto di jihad globale, di cui suo padre è ancora eterno simbolo, fatto esclusivamente in nome di Allah e contro tutte le ingiustizie senza personalismi.


Si è tornato a parlare quest’oggi di Dennis Cuspert, altrimenti conosciuto come Deso Dogg o Abu Thala al Almani, altro grande estimatore di Osama bin Laden. Al di là della solita vicenda di figlio di immigrato che trovò nel rap prima e nell’Islam poi, una soluzione ai problemi causati da disagio e violenza, è interessante notare come questi avesse fondato, quando era ancora in Germania, una piccola formazione di stampo qaedista chiamata Millatu Ibrahim, che tra il 2010 e il 2012 era ben piazzata nella galassia europea della serie Sharia4, pur non facendone parte. A dispetto delle poche decine di sostenitori attivi che questi gruppi avevano ed hanno, danno molto fastidio le loro proteste, il richiamo al califfato, l’influenza che esercitano attraverso internet. E infatti nel 2011 scattarono una serie di raid contro questo ed altri gruppi estremisti salafiti, che molto probabilmente contribuirono a far si che la Germania non seguisse lo stesso fato di Francia e Germania in materia di attentati.
Dopo il 2013 abbiamo ritrovato sia Cuspert che il cofondatore di Millatu Ibrahim, Abu Usama al Gharib, a fare propaganda a Daesh tra teste mozzate a favor di telecamera e nasheed (canti religiosi o presunti tali). Si tratta di soggetti pericolosi quando imbracciano un khalashnikov , ma soprattutto pericolosissimi a causa del fascino che esercitano sui giovani, specie europei. Un loro video può indurre a partire o a lasciarsi esplodere, centinaia di ragazzi.
Per l’ennesima volta oggi è giunta conferma che Deso Dogg sarebbe stato ucciso nel corso di un raid condotto dagli americani . Lo scorso autunno l’intelligence tedesca si era detta molto scettica sul fatto. Attualmente la tendenza è quella di fare credere che i foreign fighters, specie quelli noti alle cronache, siano morti, in modo da agevolare il loro ritorno per compiere attentati. Per questo motivo molte agenzie di intelligence e forze di polizia sono alla ricerca di altri riscontri anche quando l’informazione proviene da fonti attendibili come il Pentagono.

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