martedì 7 giugno 2016

La ragazza della Brescia bene

Sulla bacheca Facebook, utilizzata per comunicare con il marito, la donna scriveva, dopo essersi mostrata con il niqab di colore nero, “Io vivo qui solo con il mio corpo invece la mia anima e il mio pensiero sono in un posto molto lontano…” - “Oh Allah ti chiedo una morte nel tuo sentiero, e Ti chiedo una morte nel paese del tuo profeta …Il Paradiso il Paradiso il Paradiso giuro che non ce la faccio ad aspettare…” ed ancora “…Che Allah ti conceda Shahada (martirio) e un posto nel paradiso”, esternazioni alle quali il marito forniva esplicitamente il proprio consenso. La ragazza, inoltre, faceva espliciti riferimenti al jihad quando ad esempio scriveva “…Dio dai la tua gloria ai Mujahedin sul tuo sentiero e falli vincitori sulla terra…”. poliziadistato

Dopo aver letto i lanci di agenzie, uno spererebbe di trovare i dettagli dell'operazione sul sito della polizia di stato. E invece niente. Solite banalità.

Si tratta di frasi e comportamenti facilmente rilevabili in parecchi profili Facebook e non necessariamente simpatizzanti di Daesh. Che ci fosse l'intenzione di arruolarsi e reclutare, quello è un altro discorso. 
Si parla dell'acquisto di una nuova auto. Per una donna ricca sarebbe anche normale.

Ma veramente la polizia è rimasta appostata fuori di casa per giorni per accertare che non usciva più e che quindi si stava radicalizzando ? Daje.
Ce ne sono tante che vivono in quel modo e in maniera serena. E' una libera scelta.
Se lo stato non offre un'alternativa, allora possono finire vittime del fanatismo.

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