mercoledì 11 maggio 2016

Soluzione drone

Se il nostro sistema fosse simile a quello inglese ed americano e se gli americani ci avessero già consegnato i droni armati, non converrebbe pensare ad uno strike che abbia come obiettivi in Siria le zone dove sono presenti soggetti come Koraichi, la Sergio o anche Meriem Rehaily, coloro cioè che con le loro attività in loco e l'intensa rete di relazioni che mantengono qui in Italia, costituiscono un serio pericolo per la sicurezza nazionale ?
Dovrebbe essere relativamente facile localizzarli attraverso le comunicazioni intercettate finora dalle nostre forze dell'ordine ma anche grazie all'enorme mole di dati collezionata sul terreno da Navy Seals ed Sas. Un'azione del genere però va sempre valutata in base agli effetti globali che essa può generare. Nel nostro caso innalzerebbe il livello dello scontro politico e aumenterebbe a dismisura i malumori tra immigrati, seconde generazioni ma anche italiani. Quello che i magistrati di Bari hanno definito in ottica investigativa e con un pò di pressapochismo, come sentimento antioccidentale, è in realtà un modo di vivere per le popolazioni dell'Af-Pak e anche di sopravvivere per i loro governi che da un lato tacitamente approvano gli interventi degli americani e dall'altro riescono a veicolare l'insoddisfazione della gente in direzione antioccidentale.
Anche se la logica dell'extra judicial killing va a braccetto con quella del sequestro di Abu Omar, sarebbe un pò troppo per la nostra cultura. Almeno per ora.

Nessun commento:

Posta un commento