domenica 8 maggio 2016

Che mai

Hanno voluto attendere che crollasse l'accusa di terrorismo.
Sarebbe stata una pessima pubblicità per il ruolo svolto in Iraq e Siria e nel mezzo dei colloqui sul nucleare. Non dovrebbe trattarsi di spie.
Questo caso ha evidenziato una volta di più, i limiti del decreto antiterrorismo.
Una legge molto dura e poco selettiva che quando cade nelle mani sbagliate, di inquirenti cioè poco esperti sulle dinamiche globali del terrorismo internazionale e non supportati da adeguato corredo informativo, può diventare un'arma letale.

Nel frattempo, bello come il sole, è tornato a farsi vedere nei pressi di Aleppo, il generale Soleimani.
Il 3 Maggio ha tenuto un discorso a Gilan in ricordo dei martiri e ha spiegato che le sue incursioni al di fuori del territorio iraniano non sono di stampo terroristico ma una specie di diritto alla difesa.

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