martedì 8 marzo 2016

Matteo uomo del Mossad ?

«Come ho già sottolineato alla Sorbona – ha detto Matteo Renzi il 3 febbraio parlando all’Università Cheikh Anta Diop (Ucad) di Dakar, capitale del Senegal, – la cultura è soprattutto uno strumento attivo di contrasto al terrorismo. è proprio per questa ragione che non mi stanco mai, nel mio Paese, di ripetere che per ogni euro speso per la sicurezza, dobbiamo investire un euro nella cultura. L’opinione pubblica italiana ed europea, a seguito degli attentati di Parigi, ha pensato: dobbiamo investire nella sicurezza informatica, nella polizia. Certo, è importante. Ma, allo stesso tempo, dobbiamo prestare la necessaria attenzione alla cultura. Se ci sono dei giovani che decidono di uccidere se stessi e altri, noi dobbiamo dare loro un’alternativa culturale e di ideali».polizia moderna

Foto Palazzo Chigi

Anche l'autocelebrazione sul giornalino della polizia.
Poi dice mia mamma che le sembra di essere tornata ad epoche che vorrebbe dimenticare.

Sere fa miss Fuseaux faceva l'elogio del progetto in Niger. Quello dei rimpatri assistiti.
Secondo lei bisogna dare atto al governo dell'impegno profuso a favore della ricollocazione dei profughi che prevede educazione, casa e lavoro.
Sulla carta forse. Ma qualcuno ha verificato che sul territorio le cose stiano veramente così?
E' difficile anche per i funzionari governativi perchè quando vanno a pianificare e a seguire i progetti, viene mostrato loro che è tutto come stabilito dagli accordi. La realtà spesso è diversa.
Ragionamenti che esulano dalla logica dei giornalisti che passano la vita lavorativa nei palazzi del governo.

Ma quant'è caruccio Matteo.
Il figlio che tutte noi vorremmo.
Con quell'espressione birichina, i nei al posto giusto, le parole a tratti spregiudicate.
Non si può non perdonargli la tracotanza e l'ingenuità che lo caratterizzano.
Però la Meli l'ultima volta ha decisamente esagerato.
Passi la celebrazione delle primarie flop ma la frasetta che avrebbe pronunciato D'Alema ?
Troppo. Come la rappresentazione idilliaca dell'Aise in Libia fatta da Bianconi.
Poi si capisce che non è roba genuina.
Può D'Alema pensare che Matteo sia uomo del Mossad ? Probabilmente anche peggio e ne avrebbe diritto.
Può un angioletto come Matteo essere uomo del Mossad ?
E nun si pole.

Nel giorno delle donne manca una giornalista come Ilaria Alpi.
Anche di lei, come di Calipari, si rispolvera il ricordo solo quando serve.

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