domenica 14 febbraio 2016

Il chietino

«Qual è un mio desiderio da vice capo della polizia? Vorrei che i cittadini, gli italiani, si sentissero sicuri e al sicuro come quella volta in cui il presidente francese Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel si sono sentiti passeggiando in piazza Duomo a Milano. Mi dissero che avevano potuto parlare tranquillamente come due persone qualsiasi in pieno centro a Milano perché avevano percepito la sicurezza intorno a loro malgrado la notorietà. Ecco, questo è un mio auspicio rivolto a tutti gli italiani».ilcentro

Che tenerezza.
Non ci augura salute, lavoro o amore.
Vuole che prendiamo il caffè con la Merkel.

I misteri a Pescara raramente vengono risolti. Quindi il prefetto Savina rientra nella media degli investigatori italiani. L'omicidio Fabrizi è passato comunque alla storia per aver portato alla luce la tangentopoli abruzzese e per aver iniziato la tradizione dei talk in giallo che danno lavoro a tanta gente.

La nomina a vicecapo risponde ad una doppia esigenza. Quella del primo ministro di tornare ad accreditarsi il successo Expo e quindi di indicare la strada maestra per le amministrazioni locali in materia di nomine e candidature anche al di là dell'ambito politico, e la determinazione del prefetto Pansa di lasciare lo scettro ad una persona che continui nel solco da lui tracciato.
La polizia di stato tra le forze dell'ordine pare essere quella in sintonia migliore con il governo.
Ad operazioni e catture corrispondono aumenti di organico e stipendio e nomine in posti chiave.
Come successore di Savina a Milano, Rizzi sarebbe ovviamente perfetto perchè conosce bene l'ambiente e sa anche cosa Renzi vuole che venga fatto. Bisogna vedere però quali altre mosse ha in mente il premier visto che lo scacchiere dei movimenti primaverili è ampio e abbastanza ingarbugliato.
L'ingresso del colonnello De Caprio e del prefetto Pansa nei servizi, oltre ad incrementare eventuali malumori, rafforzerebbe l'impressione maturata già ai tempi dell'innesto del generale Parente, che qualcosa non funziona a livello di valutazione e coordinamento più che in fase di raccolta dati. E in effetti la sostituzione del direttore del centro analisi dell'Aise aveva già fatto suonare un campanello d'allarme. Senza contare che questo apparente deficit nei servizi offre continuamente spunti alle destre per attaccare sia Renzi che il ministro dell'interno.
E manchiamo anche dalle passerelle che contano. A Monaco c'era un panel di discussione prestigioso che iniziava con Clapper e finiva con Hannigan ma l'Italia era assente.
Se i traslochi sono così massicci e necessari a questo punto potremmo cominciare a pensare ad una fusione.

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