lunedì 18 gennaio 2016

Rosiko

Se il futuro ruolo di responsabile della cybersicurezza presso palazzo Chigi sia un incarico tecnico o politico. E quali caveat siano necessari affinché una nomina di questo peso non diventi un pasticcio. Peggio, un "affare tra amici".carlo bonini

Renzi fa sempre di testa sua ma terrà in conto i "consigli" di Bisignani.
Sin dall'inizio ha avuto la smania degli esterni non solo per quanto riguarda la politica ma anche per gli incarichi in posizioni chiave nell'apparato di sicurezza.
A detta dei giornali l'Ambasciatore Massolo e il generale Manenti entrarono in extremis dietro suggerimento quando lui era ormai orientato su diplomatici e prefetti .
L'ambiente militare e di polizia e anche quello dell'intelligence hanno meccanismi propri.
Non cambiano dall'oggi al domani. Persino De Gennaro dopo aver giocato il ruolo del rompiballe esterno da capo della polizia ci provò mettendosi a capo del Dis prima e facendo il sottosegretario poi. Ne uscì presumibilmente con un nulla di fatto (cioè con la poltroncina a Finmeccanica). Ricordiamo il famigerato pedinamento ai giardinetti dell'onorevole Bocchino e del ragazzone romagnolo, il lessico dell'intelligence e i maligni dicono, un manipolo di raccomandati introdotti durante il suo mandato.
L'impressione è che Matteo oltre alle manie di rinnovamento, non si fidi proprio di certi personaggi e vorrebbe allontanarli. Parliamo però di gente che può diventare pericolosa. Prima di sferrare attacchi farei la conta dei miei.

Nessun commento:

Posta un commento