Il nove maggio di qualche anno fa in occasione delle celebrazioni per la grande guerra patriottica non sfuggì all’attenzione dei blogger russi la presenza sul palco delle autorità di una anziana signora con tanto di divisa e medaglie.
Non è raro che alcuni veterani gonfino un po’ il proprio medagliere per l’occasione ma solo una donna ha potuto vantare il doppio titolo di eroe dell’unione sovietica ed eroe del lavoro socialista. Si tratta di Valentina Grizodubova uno dei primi piloti donna dell’unione sovietica venuta a mancare una ventina d'anni fa.
La foto dell'arzilla reduce imperversò in maniera virale sulla stampa e in rete provocando dibattiti accesi. Circa una settimana più tardi il signore che le era accanto telefonò al direttore del Komsomolskaya Pravda, giornale sul quale l’immagine era apparsa a più riprese, pregandolo di toglierla dalla circolazione perché essere ritratto accanto ad una ciarlatana del genere lo disonorava. E se non poteva rimuovere la fotografia che almeno togliesse tutti i riferimenti alla sua persona poichè non voleva essere associato a qualcuno che aveva mancato di rispetto ai valori della grande guerra.
Negli anni successivi capitò spesso al giornalista di incontrare Igor Dmitrievich Sergun e di sorridere assieme a lui dell’accaduto.
Vladimir Putin ha perso ieri non solo uno dei suoi migliori alleati e consiglieri ma un uomo che incarnava l’essenza dello spymaster per eccellenza. Di lui poco si conosce oltre alla carriera e al fatto che è stato uno dei maggiori artefici delle politiche militari del presidente russo. Di certo come recita il messaggio pubblicato sul sito presidenziale il comandante del GRU era un fedele servitore dello stato.
Il generale Sergun lascia la moglie e due figlie.
Riposi in pace.
Foto komsomolskaya pravda

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