lunedì 18 gennaio 2016

Arriva Marchino. Finita la pacchia.

Una prima conclusione: la nuova unità di missione non andrà a toccare l’autorità delegata di Palazzo Chigi ai servizi segreti, che ora è nelle mani di Marco Minniti. Avvertono il rischio di essere scavalcate da un uomo di fiducia del premier. 

La risposta di Palazzo Chigi è no, rischio non c’è. E c’è anche che Carrai non sarà un nuovo sottosegretario del governo. Avrà una qualifica tecnica, relativa al suo ambito di azione professionale: la sicurezza e la cybersecurity, appunto, materia al centro delle attività della sua Cys24, start up di sicurezza informatica nata lo scorso agosto.huffington

Puntuale al solito la Mauro con veline semiufficiali da Palazzo Chigi.

Nei Paesi arabi sul tavolo del sovrano a fine giornata arriva la relazione del capo della polizia.
Sotto al tavolo ce n'è un altro paio da fonti varie che fa da double check.
L'innesto di Carrai deve evidentemente fornire al primo ministro un punto di vista alternativo che faccia da controllo anche per troncare il magna magna del cyber in mano a polizia e servizi.
La nomina del nuovo presidente del Copasir (il favorito sarebbe di scelta civica e pare sganciato da certe logiche) può anche cambiare quella che ormai potremmo definire la favola dei "controlli" sui servizi. Dare anche una ridimensionata ai grillini del comitato sarebbe auspicabile.
Nel lungo termine si potrà puntare alla "disarticolazione" dell'intero sistema al di là del cyber.
E' quello che dà fastidio ai dinosauri della sicurezza.
Fa bene Matteo a insistere se pensa di farcela. Basta baroni, raccomandati e opportunisti.
Si guardi le spalle però.

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