lunedì 2 novembre 2015

Dove guarda lo spione

Ogni tanto recupero notizie e foto dell'Alberto.
Con la mania che ha di nascondersi è indicizzato malissimo su Google.

Aggiungiamo una variante al metodo Shaker Waheb dell'interrogatorio a raffica qualora ci si parasse davanti un tizio con tesserino sconosciuto che afferma di essere agente segreto.
Gli facciamo un piccolo interrogatorio su questioni più o meno attinenti all'intelligence nostrana (di che colore sono gli occhiali dell'abbate Scotto di Castelbianco, quando ha perso i capelli il sottosegretario Minniti, l'ultimo netto mensile dell'Ambasciatore Massolo come segretario generale della Farnesina).
E osserviamo attentamente dove poggia lo sguardio mentre risponde o riflette.

Lo sguardo dell'agente segreto di classe deve andare oltre.
In alto o verso il muro. Su un quadro oppure over the rainbow.
Quella è la prova del nove. Non c'è bisogno di andare su Google per verificare la storia del tesserino.
Lo sguardo perso e affascinante dello spione è il nostro faro nella notte.

Albè
io non so chi ti stia facendo la guerra proxy con la santadechè.
Però secondo me uno bravo e simpatico come te non ci ricapiterà.
Resisti.






Foto Beirutpress.net

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