giovedì 15 ottobre 2015

Tutti in Latakia

Bello come il sole è ricomparso il nostro comandante preferito.
All'indomani dell'uccisione del generale Hamedani e della perdita di altri due esponenti di spicco delle guardie rivoluzionarie, Qassem Soleimani armato anche di microfono ha arringato una folla di soldati tra i quali anche hezbollah libanesi presumibilmente in quel di Latakia.
Si tratta assieme alla piana di al Gahb di uno snodo essenziale verso la roccaforte di Assad.

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Oltre ai ribelli anche Putin è consapevole dell'importanza strategica di quest'area e così a fine Agosto ha organizzato una bella campagna stampa per convincere l'opinione pubblica delle insidie presenti in Latakia in quanto meta dei combattenti Ceceni che hanno stretto una alleanza con Daesh. In realtà un pò tutti quelli che combattono contro Assad a vario titolo vi convergono. La Russia aveva bisogno di creare il caso per giustificare la sua presenza massiccia in zona con basi aeree e truppe di terra.
E infatti a Settembre è iniziata la costruzione di nuove aree militari a ridosso delle zone interessate.
Per non farci mancare niente sempre ieri l'agenzia stampa farsnews ha diffuso le immagini della nuova struttura missilistica sotterranea con il generale Hajizadeh a fare da Cicerone.




Insomma chi sperava che l'ingresso di Putin nella coalizione anti-Daesh o meglio pro-Assad potesse dividere più che compattare il blocco sciita, per il momento rimarrà deluso.

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