venerdì 23 ottobre 2015

The inside story (storie di spie)

E dopo la torta al cioccolato di mia sorella il National Archives mi fa il regalo più gradito.
Oggi viene pubblicato un altro gruppo di files sui fantastici cinque di Cambridge.
Ciò che affascina maggiormente dell'attività di intelligence, anche quando questa va contro il patto di fedeltà stretto con la propria nazione, è il segno che l'agente segreto riesce ad imprimere sul suo destino e su quello della gente.
Non a caso in parecchi tra gli appassionati della materia ogni anno a Gennaio festeggiano l'anniversario della defezione di Kim Philby.
L'agente segreto ad un certo punto del proprio percorso professionale deve per forza di cose chiedersi se il governo stia percorrendo i passi giusti nella storia. Philby e gli altri pensarono ma a torto, e qui intervengono sia l'inclinazione personale dell'uomo che la capacità dell'agente di leggere gli eventi, che il modello sovietico potesse costituire il migliore dei mondi possibili. Quando si trasferirono in Unione Sovietica dopo essere stati smascherati, scoprirono che la realtà così come la vedevano nella loro funzione di spie era tristemente differente dalla vita vissuta.
I documenti disponibili sul sito puntano l'attenzione su Burgess e Mclean e su come si sviluppò il loro tradimento. Si tratta di figure di solito ritenute di secondo piano nel gruppo dei fab5 ma che invece rivestirono un ruolo importante nel grande gioco della guerra fredda

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