venerdì 30 ottobre 2015

Prima c'è il giusto o sbagliato da sopportare

L’altro sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Marco Minniti, è decisamente dietro la lavagna dei cattivi. Renzi è furioso con lui per la pessima gestione dell’affaire Marò e per punizione non gli verrà fatta toccare palla nella prossima stagione di nomine ai servizi segreti e nelle forze di polizia.
Poi c’è la coppia Roberta Pinotti-Paolo Gentiloni. Lady Difesa è giudicata “un peso minimo”, buona immagine e poca sostanza. I vertici militari con lei non si prendono particolarmente e gli scricchiolii del sistema Difesa arrivano per varie vie direttamente a Palazzo Chigi e al Quirinale sotto forma di lamentele reiterate.
Gentiloni invece è criticato per la grande passione per le interviste sui giornali e per lo scarso controllo che esercita sugli ambasciatori. Alla Farnesina il premier cazzone vorrebbe una rivoluzione, invece Gentiloni è per il quieto vivere.E infine c’è il caso clinico del governo, quello che non si può risolvere, quello che non si può toccare se no la maggioranza al Senato va in vacca: Angelino Alfano. E quando gli arrivano le lamentele sul fatto che il leader di Ncd frequenta poco il Viminale il cazzone toscano allarga le braccia e dice: “Ma dai, meglio così, meno fa e meglio e meglio è”.dagonews

Dagospia era un'idea azzeccata e aveva il sapore di novità.
A metà tra costume e politica riusciva ad andare oltre le logiche di partito.
Poi si è messo al servizio della destra ed è riconfluito nel panorama dell'ovvio oltre che del disprezzo e dell'odio .

Ieri D'Agostino ne ha sparate di stupidate a piazzapulita però su Renzi premier e segretario di partito c'ha preso in pieno.
Matteo è alla guida del Paese come fosse ancora sindaco di Firenze.
Da un lato ha distrutto il pd perchè l'idea di decentralizzare è pessima visto che i voti dalle regioni non confluiranno mai verso il partito nazionale se si è convinti che questo sia altro rispetto alla rappresentanza locale . Dall'altro gioca a fare il presidente.
Un segretario di partito non può delegare ad un commissario la risoluzione di una crisi grande come quella di Roma. Adesso qualsiasi risultato Orfini porterà a casa bisogna tenerselo e ringraziarlo anche. Il disastro di Roma capitale è nato dall'incapacità di Renzi di assumersi la responsabilità.
A quarant'anni si dovrebbe essere uomini ormai.
C'è poco da essere furiosi sul fronte sicurezza-esteri.
Sono piattaforme che non si cambiano dall'oggi al domani. Chi guida il ministero della difesa deve essere cosciente degli equilibri e dei meccanismi che lo regolano. Non c'è da prendersi nè da cacciare o spostare gente. Bisogna adattarsi e pianificare per il futuro.
Lo stesso dicasi per gli esteri. Quella degli Ambasciatori è un'altra lobby granitica. La conosce bene Massolo che probabilmente sta a guardare in attesa che arrivi il suo momento.
Ma quando le politiche di un Paese sono in fondo l'emanazione di quelle americane non si può fare più di tanto.
Il disastro marò, per cui il primo responsabile è Terzi che oggi fa il fenomeno sui social, non si raddrizza semplicemente perchè noi ci sottraiamo al processo. Hai voglia a parlare con ministri e servizi di intelligence. L'India non funziona come l'Italia.
Renzi gioca e fa giocare a monopoli. Le lamentele su Minniti e sull'Aise sono semplice frutto di strumentazioni politiche. Finora le nomine sono state fatte a cavolo. Pochi funzionari sono al loro posto per competenza. Si continua a fare leva sul terrorismo per terrorizzare la gente e alla fine teniamo il fior fiore dei poliziotti dell'antiterrorismo in naftalina per poi farli andare in passerella a Brescia.
Soldi e mezzi spesi per inchieste che non servono a niente tanto alla fine si risolve con l'espulsione.
Se Renzi avesse uno staff fatto di persone competenti e disinteressate capirebbe le stupidate che quelli che ha adesso gli stanno facendo fare.
Ha distrutto un partito e un Paese.
Le nostre forze dell'ordine i servizi non erano all'altezza dei migliori però adesso sono ridotti ad un colabrodo.

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