lunedì 7 settembre 2015

Sacrifici

A titolo di esempio, il DIS (Dipartimento Informazioni per la Sicurezza della Repubblica) ha intrapreso la strada della collaborazione con vari Atenei, firmando convenzioni come è accaduto a Firenze per l’istituzione di un Corso di Perfezionamento in “intelligence e sicurezza nazionale” presso la Scuola di Scienze politiche “Cesare Alfieri”. Quindi anche in Italia il rapporto fra comunità d’intelligence e Università e centri di ricerca si sta a poco a poco sviluppando, anche se con sacrifici non indifferenti dovuti ad una pressoché totale assenza di investimenti presenti invece in abbondanza in altri Paesi con in testa gli Stati Uniti. Anche per quanto riguarda le assunzioni di laureati, siamo ancora ben lontani dall’utilizzo di questi ultimi che sin da tempi lontani ne fece, ad esempio, Sir Francis Welsingham, ai tempi di Elisabetta I, che reclutava i suoi agenti fra i migliori studenti di Oxford e Cambridge; o da come faceva Edgar Hoover che imponeva ai suoi agenti di laurearsi (la cd Hoover University).intelligence e interesse nazionale via formiche

Il vantaggio della collaborazione con le università sta nel fatto che l'intelligence riesce in questo modo a sganciarsi dagli interlocutori tradizionali di solito imposti dalle istituzioni governative o per lo meno ad ampliare il ventaglio di enti ed istituzioni con i quali potersi relazionare.
Tra questi ci sono anche aziende pubbliche e private quindi i finanziamenti non vengono comunque a mancare. Anzi forse aumentano.
Tutto ciò nel lungo termine si può tradurre in una maggiore indipendenza del dipartimento.
In questo senso lo stesso discorso delle assunzioni di neolaureati ha un suo aspetto positivo.
Checchè ci si voglia convincere del contrario nei servizi tuttora si entra per raccomandazione o segnalazione per dirlo alla andreottiana maniera. Il vantaggio però di essere raccomandati dal professore o dall'azienda IT piuttosto che dal sottosegretario o dal generale della finanza sta nel fatto che l'intera operazione rientra nell'ambito di quella che almeno sulla carta dovrebbe essere una collaborazione proficua tra il dipartimento e l'ente di turno. Quindi alla fine i servizi traggono benefici concreti dall'intero processo.
Al contrario l'assunzione da "mandante" politico o militare o di ex-appartenente ai servizi rientra nell'ambito del solito meccanismo morto tipico del costume italiano dello scambio di favori o del favore fatto ad una vecchia amicizia. Trattasi cioè di raccomandazione "passiva" che non concede al dipartimento alcun beneficio se non quello di assumere un elemento valido (ammesso che questi lo sia). Oggi il dinamismo dell'intelligence deve essere espresso soprattutto in termini di sviluppo della propria attività.
Allo stesso modo l'accordo stretto con l'università lateranense, al di là della copertura costituita dalle borse di studio concesse a studenti cattolici medio-orientali, ha come obiettivo principale quello di garantirsi informatori e doppio-giochisti sganciati o almeno in parte indipendenti dalla realtà locale. Che siano in grado cioè di offrire informazioni credibili e lealtà.
Uno dei problemi principali che ha la Cia in questo periodo in Siria (credo quindi anche l'Aise) è la mancanza di informazioni attendibili dal terreno. Per esigenze particolari ci si affida ovviamente ai soliti interlocutori e mediatori che però proprio questa guerra ha reso ancora più insidiosi.
Chi meglio allora di giovani del luogo non musulmani quindi lontani dagli screzi che prendono forma da tradizioni religiose o tribali e plasmati qui in Italia ?
Sono discorsi in fase embrionale ancora da sviluppare ma utili a porre le basi per l'intelligence del futuro. Quella post-sismica che ancora non si vede.

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