venerdì 11 settembre 2015

It's another 9 11

L'altra sera un giovane marocchino è entrato in un bar gridando frasi sconnesse sull'Isis.
Non aveva la barba nè vestiva come un musulmano.
Era un ragazzo di seconda generazione come tanti.
A dimostrazione di quanto insidiosa sia questa ondata terroristica e di quanto siamo inadeguati noi nel fronteggiarla. Si nutre delle debolezze dell'essere umano e va al di là della semplice motivazione religiosa. Abbraccia le insoddisfazioni di tutti.
In un Paese in cui il presidente della repubblica un mese dopo aver fatto gli auguri per la fine del Ramadan alla comunità musulmana, riceve al Quirinale e fa le scuse ad un deputato "censurato" dall'Unar per aver detto che non bisogna accogliere musulmani, quel ragazzo è il simbolo di quello che oggi è l'Italia.
Ed è anche la prova che il sacrificio del 9 11 è stato inutile.
Almeno qui da noi non è stato capito quanto sia importante accogliere le persone in maniera inclusiva senza porre condizioni.
Se dalle grandi tragedie è possibile trarre insegnamenti allora per l'Italia quella è stata un'occasione persa. Ci ritroviamo in un Paese più debole e a rischio attacchi perchè ci facciamo semplicemente scudo delle tragedie.

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