martedì 8 settembre 2015

Gli omicidi legali sbarcano in Europa (ma non si tratta di una nuova band)

First, I am clear that the action we took was entirely lawful. The Attorney General was consulted and was clear there would be a clear legal basis for action in international law. We were exercising the UK’s inherent right to self-defence.

There was clear evidence of the individuals in question planning and directing armed attacks against the UK. These were part of a series of actual and foiled attempts to attack the UK and our allies. And in the prevailing circumstances in Syria, the airstrike was the only feasible means of effectively disrupting the attacks planned and directed by this individual.

So it was necessary and proportionate for the individual self-defence of the UK. The United Nations Charter requires members to inform the President of the Security Council of activity conducted in self-defence. And today the UK Permanent Representative to the United Nations is writing to the President of the Security Council to do just that.
david cameron

CHAPTER I: PURPOSES AND PRINCIPLES

Article 2

4. All Members shall refrain in their international relations from the threat or use of force against the territorial integrity or political independence of any state, or in any other manner inconsistent with the Purposes of the United Nations.

CHAPTER VII: ACTION WITH RESPECT TO THREATS TO THE PEACE, BREACHES OF THE PEACE, AND ACTS OF AGGRESSION

Article 51 
Nothing in the present Charter shall impair the inherent right of individual or collective self-defence if an armed attack occurs against a Member of the United Nations, until the Security Council has taken measures necessary to maintain international peace and security. Measures taken by Members in the exercise of this right of self-defence shall be immediately reported to the Security Council and shall not in any way affect the authority and responsibility of the Security Council under the present Charter to take at any time such action as it deems necessary in order to maintain or restore international peace and security.

Al momento è difficile stabilire con certezza se ci siano basi legali sufficienti a giustificare l’operazione della Raf.
Cameron ha parlato in maniera molto generica di attacchi contro la Gran Bretagna. Il suo sembrava il discorso di un qualsiasi primo ministro ai tempi di Daesh. Buono forse per indorare la pillola dei rifugiati siriani.

La notizia di un presunto attacco che avrebbe avuto come obiettivo la regina Elisabetta nel corso di una parata in Agosto fu data dal Telegraph su impulso di un non meglio identificato agente dell’MI6. A oggi non è stato effettuato alcun arresto. L’allarme servì semplicemente a creare grande clamore e non vi furono segnalazioni significative da parte dei cittadini nonostante gli appelli della polizia e dei servizi.
Ricordiamo che in Aprile l’antiterrorismo australiano (non è stato reso noto se nel corso di una propria indagine o su segnalazione dei colleghi inglesi) proprio in occasione di una festa nazionale effettuò una serie di raid che portarono all’arresto di molti ragazzi, alcuni minorenni, che secondo l’accusa stavano preparando un attentato contro la polizia stessa. Le prove erano costituite da dialoghi via messenger, tra l’altro con coetanei inglesi anch’essi arrestati ma da scotland yard, assieme ai quali inneggiavano a Daesh manifestando l’intenzione di compiere gesti clamorosi il giorno delle celebrazioni. Qualche settimana fa dinanzi al giudice diverse accuse sono state ridimensionate. Per un minorenne, trattenuto per molte settimane in isolamento, addirittura sono decadute del tutto.
E’ molto facile ai tempi di internet costruire un’accusa basata sulle intenzioni.
Cameron ha affermato che i due ragazzi erano attivi nel reclutare e organizzare attentati che avrebbero messo in pericolo la sicurezza nazionale.
Ma dove sono le prove di tutto questo ovvero gli esecutori materiali e il piano che avrebbero messo in atto ? Pare più che altro che abbia scelto nel mucchio di quelli che manifestano l'intenzione di colpire il territorio inglese.

Che sia molto dubbia la tesi della sicurezza nazionale in pericolo a causa di un rischio diretto e circoscritto ce lo dice anche la morte di Junaid Hussain che sarebbe stato colpito da un drone americano.
Per una strana coincidenza la settimana scorsa il Washingtonpost ha dato notizia non confermata dalla casa bianca, della decisione del presidente di suddividere la responsabilità del lancio di droni tra la Cia che assumerà il compito di localizzare gli obiettivi e il joint special operations command che effettuerà i lanci. La ragione di questa mossa starebbe nel fatto che il jsoc garantisce il marchio di operazione militare quindi anche la base legale per il lancio di droni come difesa da attacchi terroristici.
Junaid Hussain famoso come hacker esperto e fondatore della Isis hacking division non è andato però oltre la creazione di qualche app. equipaggiata di malware e delle famose “finte” kill list analizzate anche su questo blog a poche ore dalla pubblicazione. In quei casi Hussein non si è appropriato di nessun dato. Ha semplicemente saccheggiato i profili social di dipendenti del governo. Anche la sua ultima impresa ovvero l’hackeraggio del profilo Twitter di Centcom in Gennaio si è alla fine rivelata come l’ennesima bufala. A quanto è dato sapere Hussain non ha rubato alcun elemento dai database del Centcom né i dati personali dei militari.
E’ indubbiamente un fuorilegge ma perché descrivercelo come un criminale tra i più pericolosi rispetto ad altri e ammazzarlo senza concedergli un processo ? O c'è altro e non ci è stato detto ?
Tornando a Cameron pare appunto che egli stia seguendo la linea di Obama ovvero quella della difesa strenua della sicurezza nazionale che costituisce una giustificazione importante non solo per il rispetto delle norme delle nazioni unite ma soprattutto per quelle del suo Paese. Il parlamento aveva dato l’autorizzazione a colpire solo in territorio iracheno. Reyaad Khan e Ruhul Amin sono stati uccisi a Raqqa quindi fuori dallo spazio di guerra per il quale gli inglesi hanno competenza.
Oltre a non fornirci una giustificazione adeguata circa reale grado di pericolosità e circostanze Cameron ha detto di aver discusso la questione con il consiglio nazionale di sicurezza e di aver ottenuto l’autorizzazione all’azione da parte del procuratore generale ma non ha mostrato, e pare che non voglia farlo, il documento appunto firmato dal procuratore.
Per questo al momento affermare che ci fossero le basi legali per quell’operazione è abbastanza superficiale. Se esse mancassero, le famiglie potrebbero fare causa al governo per svariati milioni. Non che questo possa restituirgli i loro cari ma è questione di giustizia. Quei ragazzi come tanti si sono radicalizzati anche a causa delle politiche sociali insufficienti adottate dal loro governo che li ha poi anche uccisi.
Ruhul sognava di diventare il primo ministro di origine asiatica in Gran Bretagna. Amava il Paese che lo aveva adottato . Internet da solo è riuscito a cambiarlo.

A conti fatti l’annuncio di Cameron è servito ad introdurre la questione dell’accoglimento dei profughi e ha aperto le porte alla Gran Bretagna per  un ruolo significativo nella guerra in Siria.
Che è poi quello che interessa anche all’America. Concedere in franchising, così come hanno fatto con Arabia Saudita e Yemen, le guerre che loro stessi hanno creato attorno al globo nella speranza di un’azione almeno di contenimento.
Ora è vero come ha detto il nostro presidente del consiglio che l’impegno francese ed inglese nell’area siro-irachena non sono altro che un grande spot, però procurano anche grossi vantaggi economici e politici.
Sarebbe forse errato ipotizzare che l’operazione Hussain-Khan-Amin sia stata stata ideata a tavolino da britannici e americani ?
Per la ragion di stato un colpevole ammazzato o assicurato alla giustizia non fa molta differenza. Perché non sfruttare l’occasione allora ?

Nessun commento:

Posta un commento