«Ma dopo lo sanno sempre tutti. E allora quelli che sanno perché non l’hanno denunciato? Pure Saviano che diceva lo sapevano tutti di Buzzi. Denuncialo, no? Lo sapevi, mi potevi avvertire».
Mai nominare davanti a un magistrato o a un giudice Saviano come termine di paragone.
Nemmeno quando si parla con un poliziotto o con un carabiniere a meno che non sia a Napoli.
Almeno là hanno capito l'inghippo e lo evitano.
Ma per il resto delle istituzioni Saviano sta all'Italia come miss Liberty sta all'America e il Corcovado sta al Brasile.
Non solo Saviano non si discute ma non si critica nemmeno.
Se critichi Saviano sei un potenziale camorrista.
Se la camorra oggi è depotenziata è tutto merito di Saviano.
Punto.
«Perché poi – prosegue l’ex assessore – su tutte ’ste chiacchiere qua, ci fosse una scrittta dove c’è scritto che ne so... acquista appartamenti, Ozzimo mi ha chiesto un appartamento, oppure 5 appartamenti so’ per Ozzimo. Ma io che faccio lo scemo aggratis, gli faccio fa’ gli affari a lui per cosa? Io c’ho i buffi della campagna elettorale».
«Mi ha sostenuto, mi ha dato il contributo economico, mi conosce da una vita, è chiaro che dice ai suoi "c’avemo Ozzimo", me pare il minimo, c’è gente che per molto meno direbbe "c’avemo Ozzimo"»
«non c’era nessun accordo di favorire Buzzi, c’era la necessità di far camminare un processo di trasformazione dell’assistenza alloggiativa e io non potevo dire a questi signori che quello che avevano fatto fino ad allora non lo avrebbero potuto fare più»
Mai rispondere ad un interrogatorio esponendo la logica di quanto si è fatto o è accaduto.
Gli uomini di legge hanno la loro logica e non ne ascoltano altre. Aspettano solo una conferma.
Bisogna ribattere con i fatti e quando questi ti obiettano che sono solo scuse allora è bene tentare con norme e procedure.
Mai far notare al magistrato o al gip che non ne capiscono nulla del settore al quale è applicata l'incriminazione.
Gli uomini di legge sono permalosi. E le donne pure di più.
«Buzzi sapeva benissimo che con me il tema corruttivo non funzionava, ha usato un tasto che poteva solleticarmi, dicendomi che c’era una cooperativa storica di compagni che stava fallendo e che voleva dargli una mano»
Mamma mia compagni. Te possino Daniè.
Anche quando il magistrato o il gip è di sinistra, si tratta di una sinistra radical chic.
I compagni non esistono più se non in organizzazioni eversive.
«A me lui non mi ha mai fatto il nome. Solo una volta un certo Guaglianone. Poi Carminati non l’ho sentito neanche da lontano».
Bravo.
Gli hai fatto un nome che è tutto un programma. Ti sei dato la zappa sui piedi.
I Ros avranno già aperto un file. Anche due.
«’Sta cosa qui de 7 milioni e 2 è fantastica, se non era per le vostre carte mica lo avrei capito, perché lui premeva su sti soldi, diceva "guarda al Comune non c’è una lira, ma la Regione è piena di soldi". Io però arrivai a Magrini non attraverso Buzzi, ma attraverso Angelo Marinelli».
Mai fare il finto tonto.
Non ti credono per principio.
Se uno sta sotto interrogatorio per forza di cose è un mentitore.
Peggio se cadi dalle nuvole.
Il tema è che io c’avevo l’occasione della mia vita, è andata a puttane.
Mai piangere miseria davanti ad un uomo di legge.
Della tua vita non gliene può importare di meno.
Giusto se è uno sbirro di cuore.
Raro ma esistono ancora.
Foto Daniele Ozzimo Facebook
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