«Se volevo fare impicci me facevo da’ un dirigente da Buzzi e si faceva tutta ’sta bella abbuffata insieme a Carminati, che magari me l’avrebbe pure presentato, ma non andò così, questo è il tema. Il tema è che io c’avevo l’occasione della mia vita, è andata a puttane».
«Ma dopo lo sanno sempre tutti. E allora quelli che sanno perché non l’hanno denunciato? Pure Saviano che diceva lo sapevano tutti di Buzzi. Denuncialo, no? Lo sapevi, mi potevi avvertire». iltempo
Dai perfect storm che ci colpiscono alla fine ci si rialza e ci si rende conto che è possibile trovare il lato positivo. Però che ci vuole tempo e pazienza.
Ozzimo ha dalla sua la tenacia.
L'ex assessore ha ragione su tutta la linea.
Il problema è che questa inchiesta deve per forza di cose costituire un simbolo quindi ci si è buttato dentro tutto e tutti.
Nel nostro Paese si fa molta confusione nelle vicende giudiziarie tra l'aspetto etico e quello legale.
Daniele Ozzimo è stato messo nel mucchio perchè ne rappresenta il confine.
Su una cosa però bisogna ammonirlo.
Il ragazzone di Centocelle non si è reso conto che le opportunità rappresentano un salto di qualità e quindi un cambio di livello.
Quando è diventato assessore Ozzimo non si è reso conto che entrava in un ruolo diverso da quello di capobastone. Aveva obblighi e responsabilità precise che comportano rischi maggiori dai quali non si è cautelato.
Se la nostra giustizia è giusta come credo di sicuro uscirà pulito dal processo.
Con le ossa rotta e forse con una coscienza maggiore della vita.
Un giorno penserà che ne è valsa la pena nonostante il dolore.
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