«Simpatica la nuova funzione del senatore Esposito, assurto a portavoce dei servizi segreti, pur essendo solo vicepresidente del Copasir, il comitato abusivo che con la complicità dei vertici del Parlamento agisce in composizione illegale, essendo venuto meno alla sua funzione di garanzia democratica di controllo sui servizi di sicurezza»
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Se per certi versi l'Ambasciatore Massolo e il sottosegretario Minniti rappresentano i servizi a livello di immagine presso il pubblico mentre ne curano gli interessi sotto il profilo tecnico-amministrativo presso il referente politico, i senatori Esposito e Stucchi possono essere considerati a tutti gli effetti dei portavoce ufficiali.
Questo accade perchè non abbiamo mai a disposizione quelli che dovrebbero essere i referenti veri sia per il pubblico che per il governo ovvero i direttori delle due agenzie .
Di questi, contrariamente a quanto accade in Paesi in cui la trasparenza in materia di sicurezza costituisce uno dei pilastri sui quali è costruita la società, non conosciamo i resoconti almeno parziali delle audizioni e nemmeno è possibile valutarne le capacità e gli orientamenti attraverso interventi pubblici.
Insomma a dispetto della riforma e del cambio di nome i nostri servizi rimangono ancora molto segreti. E' un copione attribuibile alla cosiddetta sindrome di Abu Omar che si presta molto alla strumentalizzazione politica.
I membri del Copasir si servono dei servizi allo stesso modo in cui molti politici si servono della polizia delle comunicazioni in relazione al disagio giovanile.
L'attività parlamentare che ha come oggetto problematiche quali il bullismo, la pedopornografia, l'autolesionismo, è fonte di visibilità e quindi di voti. Contando anche sul supporto dei giganti IT che gestiscono il monopolio delle attività della polizia postale, dedicarsi ad un settore del genere equivale a vedere riconfermato il proprio seggio in parlamento.
Lo stesso accade per chi siede in una qualsiasi commissione parlamentare ma i tempi attuali vedono il Copasir in prima linea rispetto alla classica anti-mafia che ha contribuito a costruire tante carriere dal nulla.
Il senatore Esposito e anche gli altri membri della commissione sfruttano questa loro posizione a seconda delle esigenze. Un giorno ci viene detto che siamo alla vigilia della terza guerra mondiale ed un altro che i petali di rose dal cielo non costituiscono di per se un pericolo.
Ognuno di loro calibra le proprie parole a seconda dell'elettorato da conquistare. I grillini amano i toni forti salvo poi concludere il tutto con una relazione secondo loro chiarificatrice.
Una bacchettata ai servizi condita dalla rassicurazione che tutto è cambiato in meglio o cambierà.
Tutto questo ai servizi sta bene perchè ottengono una loro contropartita fatta di fondi e leggi che favoriscono il proprio operato e forse qualche occhio chiuso rispetto a comportamenti borderline necessari e funzionali all'attività di intelligence.
E chist'è.
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