mercoledì 29 luglio 2015

Possibile




Gentiloni sarebbe un ottimo ministro in un Paese normale.
E' uno che la politica estera la conosce e la bazzica da tempo ed è dotato di grande umanità ed equilibrio.
Nessuno lo ha scritto probabilmente perchè nessuno lo ha ascoltato ma il discorso che ha tenuto alla conferenza degli ambasciatori è stato pungente al punto giusto.
Ha riservato un bel pò di frecciatine a chi se le meritava. Da Obama allo stesso Renzi.
Solo che lavorare per il bene comune da noi non ha senso.

Riassunto delle puntate precedenti.

Un paio di giorni fa i giornali di destra hanno riportato indicazioni da uomini Aise (saranno i soliti dinosauri over50 che poi se ne servono per litigare con i colleghi in maniera anonima ma pubblica) che dicevano di aver individuato la banda.
Contemporaneamente ognuno dei due governi si diceva sicuro di essere in contatto con i rapitori e di essere pronti a mediare a patto che blabla (solita sbobba).
Oggi Gentiloni viene a dirci che siamo ancora in alto mare e che comunque il rapimento non sarebbe stato realizzato da qualcuno che ha aderito a Daesh. Cioè l'ovvio.

Io credo che per adesso il pericolo Daesh sia relativo.
Sono tecnici italiani.
Gli africani cristiani si prestano di più a simboleggiare dei conflitti importanti per quell'area infatti vengono rapiti ormai a giorni alterni.
Il problema vero è che sono in quattro e di un governo che paga sempre o significa molto per i governi libici.
Bisognerebbe darsi una mossa.
Daie Albè.


Nessun commento:

Posta un commento