mercoledì 29 luglio 2015

Daesh e le cenerentole pericolose

Avevo detto io che Lamberto Gi. in conferenza stampa era particolarmente nervoso.
Al suo fianco aveva la cenerentola del gran rifiuto.

Esperti e parlatori non servono a niente se poi una ragazzina riesce a scappare in Siria dopo mesi che manifestava questa intenzione.
Al di là delle esigenze investigative c'è bisogno di poliziotti di seconda generazione e musulmani.
Di gente cioè su cui il cittadino italiano e non, che ha dei bisogni propri, possa fare affidamento con maggiore serenità.
Questi sono i ragionamenti da fare in un Paese civile e all'avanguardia.
Così l'America è diventata una grande nazione nonostante certi presidenti.
Se l'idea non piace a quella polizia che aderisce ad ideologie di destra e agli sponsor tecnici e ai politici che fanno azione di lobby per la polizia postale è un problema loro.
La sicurezza deve essere "anche" al servizio dell'industria ma non esclusivamente assoggettata al profitto.

E a proposito di cenerentole, dalla Cecenia arriva una storia bizzarra ma abbastanza credibile.
Tre ragazzine entrate in contatto con dei reclutatori di Daesh in Siria, hanno fatto credere loro di voler aderire al progetto per farsi inviare i soldi per il biglietto aereo attraverso un wire transfer.
Ottenuto il denaro chiudevano i profili social per passare a truffare un altro malcapitato.
Alla fine sono state intercettate dalla polizia e adesso sono sotto inchiesta per estorsione.
Una storia a metà tra disperazione e speranza.

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