mercoledì 15 luglio 2015

Chiavi

È un incidente diplomatico grave, per la Questura, che tenta di nascondere l'episodio. Ma i sindacati rispecchiano la dignità dei loro iscritti.
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Se non si tratta della solita strumentalizzazione sindacale allora come minimo il Questore andrebbe dimesso.
Nell'Italia in cui poco o nulla funziona la polizia di stato simbolo di correttezza e legalità non può ancora una volta mostrare di seguire logiche e dinamiche antiche.
Uno "sgarbo" al presidente del Napoli non deve spaventare.


"La chiavetta è sparita con la collaborazione di un non meglio identificato appartenente alla polizia di stato che avrebbe poi favorito l'arrivo della chiavetta nelle mani di Orlando Fontana, fratello dell'imprenditore edile Giuseppe Fontana", conferma ìGiuseppe Borrelli, procuratore aggiunto della Dda di Napoli, nel corso della conferenza stampa.L'esistenza della chiavetta usb a forma di cuore è stata accertata "nel corso di indagini successive attraverso intercettazioni avvenute ben dopo le operazioni di cattura di Zagaria". "Non si può escludere - spiega il procuratore capo di Napoli Colangelo - un contatto tra Zagaria e un'altra persona in quei concitati momenti".
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E spiega la storia della chiavetta, dei 50.000 euro, dell’uomo che la ebbe in mano ed era terrorizzato di aprirla per vedere cosa c’era dentro. Si fanno ipotesi su chi possa essere il poliziotto. I Pezzella sono ritenuti attendibili perché sanno una cosa mai pubblicata. Che Zagaria fece una doccia prima di uscire dal bunker. Le telecamere non sono d’aiuto: si fermano all’ingresso del covo, poi il buio. Se il contatto per il passaggio della pennetta ci fu, non c’è traccia video. Altro mistero.il fatto via giornalettismo

Pare uno scenario classico del pentitismo.
Di solito il pentito bene accreditato ad un certo punto fa una rivelazione potenzialmente di vasto impatto senza però fare il nome del presunto colpevole, in questo caso un poliziotto, lasciando intuire che ha paura per se e per la propria famiglia.

Che i Pezzella siano attendibili in generale poco importa.
Bisogna capire se sono attendibili sul punto.
Ci sono riscontri sulle loro dichiarazioni ?
L'unico fatto accertato da un tecnico del Ros è l'attività sul computer di Zagaria fino a pochi attimi prima della cattura di una chiavetta usb mai ritrovata.
Tutto il resto è chiacchiera.


La relazione viene immediatamente girata agli uffici info-investigativi dell'Arma e inoltrata anche ai Servizi per gli approfondimenti necessari. È chiaro che non si tratta dell'invenzione di un mitomane. Nessuno la sottovaluta, soprattutto per una circostanza che non è sfuggita agli analisti: Pompei è uno degli obiettivi sensibili nella mappa delle città a rischio in Italia. A Pompei ci sono il Santuario della Madonna e gli Scavi di Pompei. Su Facebook gli 007 hanno monitorato conversazioni e scambi di foto di grande interesse investigativo riguardo al sito archeologico. A poca distanza, una decina di chilometri appena, c'è Torre del Greco, dove è nata la combattente italiana (convertitasi all'Islam radicale) Maria Giulia Sergio, oggi in Siria a combattere nelle fila dell'esercito del Califfo Al Baghdadi, i cui genitori sono rinchiusi a San Vittore con la sorella Marianna da due settimane. Il passeggero del taxi che fine ha fatto? È davvero un ricercato? E chi era l'uomo che ha dato le indicazioni telefoniche al tassista?Simone Di Meo il giornale

Abbiamo capito che a Napoli accade di tutto ma pure un ricercato che se ne va a spasso in taxi pare troppo.
Storia che ricorda la discesa in massa dei napoletani negli anni ottanta a Roccaraso, Montesilvano e Silvi.
Gente chiassosa e danarosa.
Non sapevi che fare prima. Se chiamare la neuro o la polizia.
Comunque mi pare che da quelle parti lavori Grauso all'Aisi. Controversie passate a parte, dovrebbe trattarsi di un ottimo funzionario. Di sicuro se ci fosse pericolo reale non avrebbe lasciato che questa "chicca" passasse alla stampa.
Però almeno certi racconti ci rinfrescano in quest'estate appiccicosa.

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