sabato 7 marzo 2015

Nordcoreani a Roma




La notizia della presenza di una spia nordcoreana a Roma non è di per se una grande rivelazione.
Nè lo è il fatto che lavorasse al World Food Program.
Ambasciate, organizzazioni umanitarie, banche compiacenti, gemme e ori, hawala.
Sono questi i modi con cui la nord corea aggira le sanzioni economiche che da decenni la affliggono.
E' normale che i nostri servizi si siano limitati a tenere d'occhio Kim Su Gwang in piena armonia ovviamente con i colleghi americani.
Ma se come sembra siamo in presenza di un altro caso oil for food ovvero il funzionario coreano potrebbe aver veicolato i fondi destinati a cibo e medicine verso l'acquisizione di armi nucleari, perchè non fermarlo ?
Un'altra di quelle questioni che ci piacerebbe discutere con il direttore dell'Aise che è stato per lungo tempo responsabile della divisione anti-proliferazione.

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