lunedì 2 marzo 2015

JJ e il diritto alla violenza

Abu Rumaysah è un convertito inglese di circa trent'anni seguace di quell'Anjem Choudary anch'egli inglese, che i media italiani inseguono con tanta perseveranza.
Stamattina c'era una bella intervista sul Corriere.
Uno spot pubblicitario.
Una volta i servizi segreti chiamavano i giornali per avere anticipazioni o imporre la propria linea.
Adesso che è arrivato il momento di telefonare per evitare che a certa gente sia consentito di pontificare su testate importanti oltre che sui social, loro se ne stanno rinchiusi in qualche bell'ufficio.

Choudary non ha molti seguaci in Inghilterra. Forse qualcuno qui da noi.
Il problema è che le sue parole sono taglienti e ben calibrate.
E' un uomo di legge.
Dice tutto senza dire niente.
Tempo fa disse che se il governo inglese glielo avesse concesso, lui sarebbe partito per le zone di guerra.
Un pò come Buonanno che pare abbia fatto già il visto per la libia.
Choudary mente. Lui manda solamente.

E infatti Abu Rumaysah è partito a metà novembre con tutta la famiglia.
Qualche ora fa ha affidato al solito justpaste.it i suoi pensieri circa la questione Jihadi John e ci ha spiegato perchè la loro è una guerra di difesa e quindi del tutto legittima mentre la nostra reazione è sbagliata.
Il suo ragionamento non fa una piega e punta il dito contro l'ipocrisia dei governi occidentali.
Contro i colpi di stato guidati, i rifornimenti di armi sotto banco, le stragi di bambini palestinesi.
Sono queste le argomentazioni che legittimano da sempre l'operato dei fondamentalisti ma come giustamente nota Germana Tappero Merlo, Daash è qualcosa di molto più potente che va oltre la religione.
E' una ideologia supportata da un esercito e quindi può trovare sostenitori ovunque.
Bisogna mettere in atto una strategia che al di là della repressione fornisca un bacino di appoggio fatto di idee e valori.
Se pensiamo di combattere Daash solo con le bombe o chiudendo i siti di propaganda, abbiamo già perso la guerra.


Do not get me wrong. This does not mean the Islamic State cannot be negotiated with, because it does listen, and if there is room to manoeuvre it will let you move, but when it comes to American led air strikes and their use of violence there cannot be any dialogue, because in this equation America has no claim to self-defence – it was never attacked by the Caliphate.

Sarebbe interessante sapere se questo segmento è casuale e frutto di iniziativa personale o se si tratta di un'esca lanciata per aprire negoziati o forse una risposta a qualche proposta avuta.

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