martedì 10 febbraio 2015

SID 015







Tra i tanti studi sulle tecniche mediatiche sviluppate da Daash ve n'è uno che mette in evidenza il modello seguito per diffondere documenti di testo e video nonostante la censura.
La loro abilità sta nell'inserire un oggetto dopo averne pubblicizzato l'uscita per qualche ora o un giorno appena, non tanto attraverso i canali ufficiali che verranno oscurati o censurati nel giro di qualche ora, ma tra i profili che contengono parole chiave riconducibili a Daash o anche negli hashtag in cui questi postano.
Quindi persone del tutto innocenti che si inseriscono nelle discussioni twitteriane anche solo per criticarli, alla fine vengono usate come veicolo.
Oscurare o censurare profili ufficiali e di simpatizzanti non serve a niente.

Il male trionfa perchè usa il bene per agire.
Fingere di estirparlo censurando o dando indicazioni ai ragazzini, non risolve il problema.
Se non si cambia direzione, il safer internet day rimarrà una presa in giro e un modo per fare arricchire tanta gente.

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