venerdì 6 febbraio 2015

Da Kabul a Roma. Apologia di un'utopia.




Il riferimento ai missili in partenza dai Paesi del Maghreb in direzione dell'Europa con particolare attenzione verso l'Italia, è contenuto in due testi pubblicati su internet alla fine di Gennaio.
Questi fanno parte di una serie elaborata a partire dal 2012 da simpatizzanti di al Qaeda e tesa a dare una lettura degli eventi iniziati da bin laden in chiave storica ma soprattutto come realizzazione delle profezie derivanti da alcuni versi coranici e da detti profetici.
I primi tre volumi si snodano dalla guerra in Afghanistan fino a quelle in Iraq e Siria e sono stati probabilmente scritti da soggetti diversi ma dal background culturale molto simile .
Dovrebbe trattarsi di giovani arabi che hanno studiato in America o anche occidentali di seconda generazione.
Lo si deduce dal fatto che usano come fonte materiale reperibile su internet anche da siti "nemici" di stampo israeliano quali memri e haaretz purchè forniscano un dato puro interpretabile.
Questa è la differenza fondamentale con la vecchia generazione di qaedisti sicuramente dettata dai nuovi mezzi di comunicazione a disposizione.
Non rigettano fonti avverse ma le sfruttano adattandole alle proprie esigenze.
Distruggono il nemico dimostrandone l'inattendibilità rendendolo così amico.

Lo scopo dei documenti è propagandistico ma soprattutto vuole unificare le diverse anime jihadiste narrandone la storia ed evitando di porre l'accento sui conflitti interni come quello tra al Zarqawi e al Zawahiri o tra al Baghdadi e al Joulani.
I volumi dei quali si è molto discusso in questi giorni (Black flags from Rome e The islamic state 2015) contengono riferimenti ben precisi all'Italia (Roma sarà l'apice della conquista).
Non devono essere intesi come minaccia imminente ma più che altro come linea programmatica nello stile di Abu Musab al Suri che ormai sarebbe morto ma che continua ad essere un riferimento importante per i giovani anche qui in Europa.
Molto probabilmente chi ha partecipato alla stesura di questi testi ha avuto contatti con dei suoi allievi.
Che il lancio di missili sia più una indicazione generale che non un piano vero e proprio, lo dicono loro stessi nella didascalia.
Al momento è difficile reperire e trasportare armi in quell'area senza essere intercettati e fatti prigionieri.


Il riferimento a Roma è fatto nell'ambito di un discorso molto più ampio sulla presenza islamica in Europa caratterizzata da immigrati di prima e seconda generazione e da convertiti.
Ovviamente questa presenza si intreccia con la storia dei singoli stati e non può prescindere dai fenomeni rivoluzionari o criminali che l'hanno attraversata.
Quindi si parla dell'Ira e delle ragioni che ne hanno guidato l'azione e delle brigate rosse nella loro espressione ultima.
Viene ripreso un articolo del 2007 di Lorenzo Vidino pubblicato nella sua versione inglese su jamestown e spiccano le parole di Davanzo quando gridava al reclutamento negli stadi e nelle moschee a dimostrazione che la sinistra in Italia può essere un valido alleato dei musulmani in quanto ne appoggia anche le cause come quella palestinese.
La sua espressione radicale che prende corpo nelle nuove brigate rosse potrebbe allearsi con i fondamentalisti.
Questo è un altro punto di rottura con la vecchia al qaeda.
Un qaedista non stringerebbe mai un patto con un camorrista o un brigatista ovvero con un non musulmano.


Anche il riferimento alla mafia non va preso alla lettera ed è sintomo del fatto che l'autore del documento ha una conoscenza molto "scolastica" delle questioni di cui parla.
Lo scopo come anche negli altri testi è di dare indicazioni generali su come reperire e trasportare armi o su come organizzarsi militarmente.
Di sicuro chi ha scritto non è nè italiano nè un residente ben inserito ma qualcuno che ha usato tutto il materiale disponibile su internet per sostenere le proprie tesi.
Oltre a Vidino sono citati Loretta Napoleoni e Daniele Raineri con le sue twittate sempre intento a flirtare con gli jihadisti per carpirne le intenzioni.
Data l'ampia parte dedicata alle vicende inglesi e francesi c'è da supporre che l'autore o gli autori vengano da quelle zone o siano anche americani.
Nell'intento di motivare potenziali jihadisti descrivendo un futuro apocalittico per tutti i musulmani in Europa che verranno cacciati o perseguitati, si citano i movimenti di destra che maggiormente istigano verso questa tendenza.
Però non vi è alcun riferimento alla lega o a casa pound.
Altro indizio che induce a pensare che non vi siano italiani o italianizzati tra gli autori di questo scritto.

Io credo che il nostro anti-terrorismo abbia fatto lo stesso mio ragionamento senza seguire quello di certa stampa.
Sono semplici linee guida che potrebbero però diventare realtà.
Quando e in che misura, quello dipende dai dati a disposizione dei nostri servizi.
Sicuramente sono in grado di fare certe valutazioni.
E' opportuno comunque che il pacchetto anti-terrorismo venga approvato al prossimo cdm il che dovrebbe accadere la prossima settimana come anticipato per l'ennesima volta.

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