luca fazzo
Io e Fazzo siamo stati i primi a scrivere dell'encomio solenne al carabiniere addetto stampa.
Per dire su che menti fini e illuminate può contare l'agente segreto più bravo e abbronzato del mondo.
Abu Omar fa parte di quella vecchia guardia di terroristi (diamo per buoni i resoconti stampa pur non avendo seguito il processo) che può tornare utile in patria se ha un seguito nutrito come Hafeez Saaed.
E' su questi che sia al Qaeda che Daash possono costruire il loro esercito nei territori al di fuori del medio-oriente.
E allora diventano fondamentali i rapporti con le intelligence (ufficiali e parallele) di quei Paesi.
Però se è vero quello che dice il nostro, ovvero che il governo di al Sisi (men che meno quello italiano ma a che gli serve adesso ?) non è interessato a disfarsene altrimenti si sarebbe attivato anche senza particolari segnalazioni dall'Italia, allora per il momento non è attivo.
E infatti pare essere su posizioni attendiste.
Abu Omar è un abile pianificatore .
Forte del momento di gloria regalatogli dalla relazione Feinstein, lo ha sfruttato per tornare alla ribalta con quell'intervista rilasciata ad Adnkronos.
Gli conviene per il momento seguire quella schiera di predicatori del tipo di Cerantonio e Choudary che dicono e non dicono.
I loro messaggi sono degli assist inequivocabili per chi aderisce ad un certo tipo di interpretazione coranica eppure dal punto di vista giudiziario non rappresentano un reato.
Costituiscono un nuovo tipo di cellule dormienti capaci di trasformarsi in armi letali al momento giusto.
Per adesso si limitano ad istigare dolcemente.
Se i nostri servizi lo tengono ancora d'occhio sapranno rispondere ad una domandina facile facile :
chi ha voluto dall'Italia quell'intervista ad Adnkronos ?
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