sabato 17 gennaio 2015

Informative

"Roma non ci ha comunicato nulla. Non abbiamo indagini aperte sulla vicenda". Il procuratore capo di Bologna Roberto Alfonso risponde così sui contatti tra Greta Ramelli e Vanessa Marzullo e alcuni siriani residenti nel territorio del capoluogo emiliano, prima della loro partenza, di cui ha scritto il Fatto quotidiano citando un'informativa del Ros. 
repubblica bologna


Mentre leggevo l'articolo su il Fatto stamattina mi chiedevo che ragioni avessero i Ros a questo punto di farci sapere che le ragazze erano sotto controllo.
Adesso sarebbe ora di stemperare le polemiche.
Dopo la pubblicazione del video di capodanno su youtube i complottisti hanno messo in giro voci che vedevano Greta e Vanessa addirittura mandate in Siria dai nostri servizi segreti.
E il pasticciaccio Charlie Hebdo ha messo in evidenza presunte falle dei servizi francesi.
A bocce ferme non sarebbe sbagliato pensare che quelli che erano semplici loro informatori o infiltrati siano diventati all'improvviso un proiettile impazzito.

Probabilmente questa serie di personaggi che ruotavano nella galassia di Greta e Vanessa in Italia e di cui apprendiamo oggi (lavoratori e studenti stranieri che prestavano la loro opera anche come traduttori) facevano da ponte con la Siria per operatori umanitari e giornalisti.
Quindi senza nessun intento criminale .
Dovevano comunque essere tenuti sotto controllo e magari sono stati anche avvicinati.
Questo scoop su il Fatto è forse un modo per mettere le mani avanti e dimostrare che non c'è nulla di oscuro nell' operato di Ros e servizi.
Quelle presunte intercettazioni potrebbero essere state ordinate da un'altra procura o potrebbero essere anche il frutto di qualche altro tipo di attività ovviamente lecita tipo quelle del protocollo farfalla.

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