sabato 6 dicembre 2014

Prezioso

Quel volume è prezioso, forse il documento più importante che esista oggi in Italia, perché è in grado di alimentare un colossale gioco di ricatti come non si era visto dai tempi della P2. Gli investigatori hanno sentito con quanta preoccupazione ne parlano nelle intercettazioni i burattinai della corruzione a mano armata, che tenevano la pistola nascosta e la bustarella bene in vista, sfruttando la paura e l’avidità di politici, burocrati e imprenditori d’ogni livello e d’ogni partito, da destra a sinistra. Perché quelle pagine contengono un romanzo criminale fatto di nomi e cifre: l’elenco completo di anni di mazzette e di investimenti, la mappa completa di un tesoro fatto di quattrini e relazioni che finora è stato ricostruito solo in piccola parte.
lirio abbate

Bisognerebbe dare ad Abbate un premio per aver distolto l'attenzione dall'Isis così si è ridotto per un pò anche l'odio contro i musulmani.

Quando l'altro giorno parlavo in maniera leggera del contenuto dei dialoghi tra presunti esponenti delle forze dell'ordine, lo facevo per un motivo ben preciso.
Conosco l'uso sapiente che viene fatto delle intercettazioni da parte dei magistrati, specie in aula quando un'inchiesta diventa un evento, e ho seguito vicende ben più gravi nelle quali sono incappati poliziotti e carabinieri.
Vicende che hanno fatto notizia all'epoca ma di cui non si sa più nulla.
C'era il colonnello Grazioli che credo sia stato rinviato a giudizio e il poliziotto Doldo che di fronte all'evidenza disse che nemmeno lui, pur ammettendo che le sue parole non lasciavano effettivamente spazio a dubbi, sapeva spiegarsi il perchè di certe dichiarazioni.
Parliamo di sbirri ambigui in una terra come la Calabria dove la rivalità polizia-carabinieri a volte si spinge lontano.
E poi di recente c'è stata la vicenda Bonvicini in Liguria.
Di questa poco si parla perchè non fa comodo ricordare che anche la postale fatta di eroi che si dividono tra scolaresche e inseguimenti in rete, potrebbe avere le sue mele marce.
E' di pochi giorni fa la notizia di un carabiniere arrestato per presunte violenze sessuali su minore.
C'è il referto medico che parla di ematomi ai testicoli.
Poco spazio per i dubbi anche in questo caso, eppure il carabiniere è abbastanza conosciuto dalle sue parti ed era impegnato in politica. Quindi uomo delle istituzioni a tutto tondo.

Questo libro prezioso conferma che le mie perplessità erano legittime.
Una falda criminale così solida ed estesa richiede coinvolgimenti di livello.
Aspettiamo quindi sviluppi.

Intanto giunge da Benevento la notizia del rinvio a giudizio di Salvatore Lo Russo per quanto dichiarato a proposito delle dazioni in denaro a Vittorio Pisani.
Oltre a rivestire grande importanza per la difesa perchè verrebbe avvalorata la tesi del rancore del pentito nei confronti del poliziotto calabrese, questo episodio pone di nuovo l'accento sulla pericolosità dei pentiti oggi.
Gente che legge i giornali, sa di legge e soprattutto sa come giocare con le parole.
Non credo che Giovanni Falcone avesse in mente questo meccanismo perverso quando pensò al pentitismo come parte della strategia antimafia.
Speriamo che qualcuno un giorno ci metta una pezza.
Questa nazione si regge sulla speranza ormai.

Nessun commento:

Posta un commento