Ma l’azione di sabotaggio informatico sarebbe scaturita dalla dicitura della scuola, un «istituto statale di istruzione superiore», il cui acronimo è «isis», come quello del sedicente Stato islamico, i cui adepti “catturano” in rete la “loro” sigla, in tutto il mondo, per ottenere visibilità. E così, sostengono gli inquirenti, hanno fatto anche a Pordenone. Non è stata, dunque, un’azione casuale, bensì studiata. Non è escluso, quindi, che in futuro altri siti targati isis – di qualsiasi genere – vengano presi “ostaggio” da parte di militanti dell’Isis-islamico.
messaggeroveneto
Sembra che nemmeno sappiano granchè di anonghost.
C'è da avere paura .
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