“La negazione dell’accesso – prosegue Bolognesi – va contro non solo alla declassifica degli atti del Caso Moro voluta dal presidente Romano Prodi, ma tradisce la volontà politica di trasparenza rappresentata dalla recente direttiva del presidente del Consiglio Renzi, il quale ha disposto l’accesso a tutti gli atti inerenti le stragi che vanno dal 1969 al 1984”.
agenparl
Bolognesi fa una gran confusione.
La declassifica della maggior parte della documentazione relativa al caso Moro è soggetta alla normativa sui fascicoli della pubblica amministrazione.
Molti di questi non sono ancora disponibili per ragioni burocratiche.
Parliamo di migliaia di documenti.
Quelli che probabilmente ha richiesto il magistrato sono coperti dal segreto di stato ma o non si è ancora fatto in tempo a trasferirli dagli archivi dei servizi, operazione non facile, oppure se è vero quanto asserito e che cioè siano stati Aisi ed Aise a negare l'accessibilità, fanno parte di quei faldoni soggetti alla nuova legge in materia di servizi segreti e che però manca di norme attuative quindi la desecretazione è per adesso un pò un miraggio.
Finchè non vengono emesse le regole attuative sono le agenzie a seconda delle esigenze, che hanno diritto di porre il veto.
Insomma la 124/2007 tanto voluta dal prefetto De Gennaro è arrivata in un momento in cui serviva appellarsi al segreto di stato e poi il governo Renzi ha fatto un'operazione di facciata che è ancora bloccata proprio in virtù di quella norma.
Casualità ?
Di sicuro comunque nel caso riportato da Bolognesi le due agenzie hanno agito nel pieno rispetto delle facoltà che la legge mette loro a disposizione.
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