domenica 11 maggio 2014

Poliziotto con camera



La polizia metropolitana di Londra parte in questi giorni con l'utilizzo in fase sperimentale di videocamere ad alta  definizione, da indossare sulle divise (giacca o cappello) per interventi ad elevata criticità, come casi di abuso domestico o emergenze di ordine pubblico.
Gli apparecchi, circa cinquecento, sono della Taser, azienda specializzata che ha vinto un bando di concorso e li fornirà a prezzo scontato.
Le immagini verranno caricate su un server e rimarranno a disposizione anche del pubblico, per un mese.
Verranno alla fine distrutte.
Se nel corso dell'intervento, il soggetto inquadrato lo richiederà e ci saranno le condizioni necessarie, il poliziotto potrà interrompere la videocamera.


In America ormai questa è pratica comune in molti distretti di polizia.
Studi accademici hanno messo in evidenza come, individui sottoposti a scrutinio da videocamera fissa, modifichino il loro atteggiamento.
Dovrebbero farlo a maggior ragione, se filmati da un apparecchio in movimento.
La sperimentazione sugli agenti del distretto di Rialto in California, effettuata nell'arco di un anno e su turni diversi, ha mostrato che il numero degli interventi da parte della polizia è sceso in misura considerevole, e si è ridotto anche il numero di lamentele e denunce della popolazione per abusi commessi dalle forze dell'ordine.
Quindi questo strumento ha la duplice funzione di responsabilizzare i poliziotti e far desistere potenziali criminali.
Ha anche la finalità di ridurre i tempi giudiziari.
Chi ha commesso reati, messo di fronte all'evidenza, non la negherà.

E' necessario continuare a studiare questa soluzione su altre categorie professionali e in altre situazioni, ma per il momento sembra essere un ottimo supporto per la sicurezza pubblica.

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