La polizia metropolitana di Londra parte in questi giorni con l'utilizzo in fase sperimentale di videocamere ad alta definizione, da indossare sulle divise (giacca o cappello) per interventi ad elevata criticità, come casi di abuso domestico o emergenze di ordine pubblico.
Gli apparecchi, circa cinquecento, sono della Taser, azienda specializzata che ha vinto un bando di concorso e li fornirà a prezzo scontato.
Le immagini verranno caricate su un server e rimarranno a disposizione anche del pubblico, per un mese.
Verranno alla fine distrutte.
Se nel corso dell'intervento, il soggetto inquadrato lo richiederà e ci saranno le condizioni necessarie, il poliziotto potrà interrompere la videocamera.
In America ormai questa è pratica comune in molti distretti di polizia.Studi accademici hanno messo in evidenza come, individui sottoposti a scrutinio da videocamera fissa, modifichino il loro atteggiamento.
Dovrebbero farlo a maggior ragione, se filmati da un apparecchio in movimento.
La sperimentazione sugli agenti del distretto di Rialto in California, effettuata nell'arco di un anno e su turni diversi, ha mostrato che il numero degli interventi da parte della polizia è sceso in misura considerevole, e si è ridotto anche il numero di lamentele e denunce della popolazione per abusi commessi dalle forze dell'ordine.
Quindi questo strumento ha la duplice funzione di responsabilizzare i poliziotti e far desistere potenziali criminali.
Ha anche la finalità di ridurre i tempi giudiziari.
Chi ha commesso reati, messo di fronte all'evidenza, non la negherà.
E' necessario continuare a studiare questa soluzione su altre categorie professionali e in altre situazioni, ma per il momento sembra essere un ottimo supporto per la sicurezza pubblica.

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