venerdì 23 maggio 2014

Nuovi

I nuovi 007 italiani saranno reclutati nelle università, piuttosto che tra i ranghi delle forze dell’ordine. Dunque, pur mantenendo gli assetti tradizionali, la nuova intelligence italiana punterà sempre di più alla qualità e «a estendere il reclutamento al di là dei consueti bacini».
lettera35

Torna alla mente una vecchia intervista di Giuliano Tavaroli che spiegava come mai lui e Mancini si fossero affermati in maniera tanto brillante nonostante fossero dei semplici sottufficiali dell'Arma.
Avevano competenza e conoscenza oltre ad eccellenti doti di analisi, tutte cose che mancavano ai generali.

Ora finchè rimane la vecchia guardia, si possono anche tollerare queste novità che dovrebbero dar lustro all'immagine.
Ma poi che succede ?
Basta andarsi a leggere le relazioni al parlamento.
Anche quella di quest'anno è una semplice collezione di dati facilmente ricavabili da studi accademici ed articoli di giornali.
Analisi e conclusioni che facciano la differenza sul campo sono altro.

Questo è un altro lato negativo di una gestione diplomatica dei servizi.
Poco a poco scompariranno .

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