giovedì 18 luglio 2013

Il capolavoro di Pansanelli

L'Ambasciatore del Kazakhstan a Roma Adrian Yelemessov tenta di contattare il Ministro dell'Interno, senza esito.
Il Ministro dell'Interno, a seguito di ulteriori telefonate dell'Ambasciatore, cui non ha risposto, fa incontrare lo stesso con il suo Capo di Gabinetto.
Il Capo della Segreteria del Dipartimento della P.S., richiestone, si reca dal Capo di Gabinetto del Ministro ove è presente anche l'Ambasciatore del Kazakhstan Andrian YELEMESSOV, che conferma quanto riferito alla Questura di Roma nella mattinata.
ministero interno.


Ha preso un piccione con due fave :
si è vendicato della campagna selvaggia di Procaccini per la poltrona di capo della polizia, e ha salvato il ministro Alfano.
Ha distrutto il prefetto Procaccini e salvato i suoi, i soliti noti.

L'unica cosa che si puo' imputare a Improta e Cortese, ma lo stesso Pansa lo ha ammesso candidamente ieri in commissione diritti umani, è una certa sudditanza nei confronti della rappresentanza diplomatica Kazaka.
I due cioè, hanno fatto la figura dei boccaloni, pero' hanno predisposto il tipo di servizio adatto all'occasione.
Nulla da eccepire.

Si è letto pure i giornali il grande capo, e magari ha dato uno sguardo su Facebook, sorridendo di noi e del nostro stupore riguardo ai cinquanta uomini.
Ha parlato di "numero adeguato rispetto alla presunta pericolosità".
E una seconda perquisizione ha accertato che il marito in un qualche modo in Maggio c'è stato.
Così come è stato ad Olbia nel 2008.
Non ci dice pero' il Pansa, come mai la polizia non l'ha mai stanato, e come mai del passaporto alterato, la polizia di frontiera se n'è accorta solo ora .

Sulla richiesta di asilo, l'agente Laura Scipioni che l'Inglese lo parla, dice di non averne mai ricevute.
E' la parola di un poliziotto contro quella della moglie di un truffatore.
Come credere alla seconda ?

Gli Israeliani?
In gita premio.

Sul flusso informativo, che a questo punto della storia, pare più un flusso di femmina che una questione istituzionale, è chiaro che ovunque esso si sia fermato, ormai non conta molto.
Di tutti i prefetti consultati, tra questi anche il bel Gaetano che ultimamente passava tempo al telefono con i monsignori, nessuno sapeva che Ablyazov era esule.
Quindi come dar loro la croce addosso?
Ognuno attiva il suo ufficio e tutti appresso al latitante, il fantasma kazako che non c'è.

Abbiamo salvato la capra e i cavoli.
Gran bell'uomo questo Pansanelli, degno successore del suo predecessore.

Ah, e nel caso nessuno se ne fosse accorto :
viviamo in uno stato di polizia, dove contano solo i soliti noti.
C'è da aver paura.



Ridere di

Nessun commento:

Posta un commento