“Dio c’è ed è comunista. Si sono estinti i dinosauri e si estingueranno anche queste persone che non conoscono amore e dignità. Dio non solo è comunista, ma è femmina. Mia madre ha fatto qualcosa per gli altri”
Con tutto il rispetto per Jacopo Fo e il suo dolore, mi pare che negli ultimi tempi, si abusi troppo del nome di Dio, o meglio della sua essenza.
E' forse questo il primo danno, che magari involontariamente, il Papa argentino ha fatto.
Il populismo e la religione sono affini, ma diversi.
Dire che Dio c'è o che si crede in Lui, o in un'idea che riconduca a Dio, non è sufficiente.
A quel punto basta darsi un set di regole di vita semplici, che ci facciano sopravvivere senza essere d'ostacolo agli altri, e anche d'aiuto, all'occorrenza.
Se si crede in Dio, bisogna anche credere in tutto ciò che ne consegue, quindi in uno stile di vita che testimoni la sua essenza.
Non c'è bisogno di credere in Dio per essere delle brave persone o per non rendere vana la propria esistenza.
Ma c'è bisogno di praticare una religione in tutte le sue espressioni, per testimoniare l'essenza di Dio.
Questo voler mettere tutto in un pentolone, Dio, i gay e Marx, è un esercizio molto semplicistico che può aiutare a farci sentire con la coscienza tranquilla.
Però è sintomo di poca sostanza.
A questo punto continuo a preferire gli atei, quelli veri.
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