lunedì 27 maggio 2013

Alleanze pericolose




Un paio di mesi fa, l'interpol ha affidato la sicurezza dei suoi stati membri, a Kaspersky , senza dubbio il migliore nel campo .
Io stessa tempo addietro giudicai non adeguata, la partnership della nostra polizia delle comunicazioni con Symantec, e auspicavo un cambio in favore del colosso Russo .
Però una cosa è la collaborazione con un singolo Paese, altro è affidare ad un solo interlocutore, il progetto global complex for innovation .
Non è tanto il passato di spia di Eugene Kaspersky che preoccupa, quanto il suo rapporto con il governo Russo .
Oggi in Russia si lavora, solo se Vladimir Putin lo consente .
Una collaborazione del genere, metterà a disposizione di Kaspersky, i dati sensibili di tutti i governi che aderiscono al'interpol .
Sono svariati gli interrogativi che aleggiano su questo patto rischioso :

come mai dopo anni di corteggiamento da parte di Eugene, titolare e CEO dell'azienda, finalmente l'interpol ha ceduto e gli ha consegnato su un piatto d'argento la nostra sicurezza ?
Sarà la cyber security il nuovo cavallo di troia con il quale Putin ci terrà sotto controllo, adesso che il monopolio di Gazprom in campo energetico è messo seriamente in discussione ?

Ma l'Interpol, serve veramente a qualcosa, quando poi, il problema principale, sono le legislazioni dei singoli Paesi, che spesso non consentono di circoscrivere un crimine e quindi di operare al di fuori dei confini nazionali ?

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