L'affermazione di De Gennaro è condivisibile, giacché, afferma una cosa sacrosanta. Io, noi, della Dia avremmo immediatamente perquisito l'abitazione di Totò Riina. Invece, come noto, la perquisizione immediata non fu eseguita, consentendo così ai familiari di Riina, e agli uomini d'onore, di svuotare la cassaforte contenente sicuramente documenti importantissimi di Cosa Nostra: un pentito ha dichiarato di aver fatto la spola col suo “Terrano” per “ammucciare”, nascondere altrove documenti importanti. Ma un altro aspetto che spesso viene taciuto, anche se notorio, è la forte gelosia che c'era e c'è tra le strutture investigative nei diversi Corpi di Polizia. Questo odioso problema è sempre esistito e mai nessuno l'ha voluto affrontare seriamente, talchè gli “orticelli” di settore non dovevano e non saranno mai estirpati. Ne consegue che la lotta alla mafia è stata altamente penalizzata con grave danno per la giustizia e la verità. Basta immaginare quale utilità avrebbe dato la lettura dei documenti fatti sparire dal covo di Riina. Eppoi, oltre alle gelosie tra i vari Reparti, aggiungiamo l'inerzia dolosa di uno Stato che a mo di grancassa annunciava la lotta alla mafia, quando poi di gran segreto trattava con Cosa nostra. Se questa non è responsabilità oggettiva ascrivibile allo Stato, qualcuno per favore mi spieghi cos'è? antimafiaduemila
All'indomani della deposizione di De Gennaro, che non ha introdotto alcun elemento di novità rispetto ai verbali e alle note DIA che ormai conosciamo tutti, ovviamente il circuito di Bongiovanni, si è attivato per dare risalto a questa frasetta che immagino altro non è, che la risposta ad una domanda del pubblico ministero .
Dalla testimonianza del dott. Pisani a Napoli, abbiamo imparato come ciò che a noi non addetti ai lavori, sembra semplice e scontato, riguardo a investigazioni, intercettazioni, collaborazioni e tutto ciò che è connesso all'attività di polizia giudiziaria, in realtà non lo è .
Ci sono analisi e valutazioni che solo chi è a stretto contatto con l'indagine può fare, basandosi anche, o soprattutto , su precisi riferimenti normativi applicati al caso in questione .
Quindi fa sorridere, ma non sorprende, la domandina tranello del magistrato di turno, posta fuori contesto .
Non sorprende nemmeno il commento di chi certe questioni dovrebbe conoscerle, ma va appresso ai teoremi dei potentati giudiziari Siciliani, commentandoli con molta superficialità .
Conoscendo il prefetto De Gennaro, avrà sicuramente specificato che la sua risposta era basata sulle proprie conoscenze e non su quelle del ROS, e quindi l'affermazione aveva validità relativa .
Purtroppo di poliziotti bravi e corretti e di giornalisti seri, ce n'è pochi in questo Paese di aspiranti superstar .
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