venerdì 14 dicembre 2012

Perchè

«Ma perché gli sbirri vogliono il calendario da noi?», sono state queste le prime parole dei ragazzi dell'istituto penale per i minori di Nisida quando hanno saputo dell'idea della Polizia di Stato di affidare a loro la realizzazione del calendario (le cui tavole sono state illustrate dagli studenti della scuola Internazionale di Comics). Mentre si perde il conto delle volte in cui viene usata l'espressione «percorso di crescita» da Elisa Isoardi, sul palco si evidenzia come il senso profondo del calendario sia stato quello di superare il pregiudizio e far saltare gli schemi che vedono poliziotti e giovani distanti e a volte su fronti contrapposti. Passione, orgoglio, ma anche solidarietà.dago

Se veramente si sono posti la domanda, vuol dire che la funzione rieducativa del carcere, è una chimera qui da noi .

Nessuno ha sottolineato come, quello del calendario e della sua presentazione, rito mondano e privo di significato ormai, specialmente per le istituzioni, sia stato rivalutato dalla polizia di stato .
Dalla fase di progettazione a quella di distribuzione, la polizia ha fatto si' che, un oggetto diventasse simbolo vivo e rappresentativo, di quello che è il suo ruolo in questo Paese e nel mondo, ovvero aiutare le persone in difficolta', andando anche oltre i confini .

Si è data l'opportunita' a quei ragazzi che erano stati arrestati, di dare un senso alla prigionia .
Si è dimostrato cioè, che le forze dell'ordine non mettono in galera la gente solo per eseguire un ordine o per guadagnarsi uno stipendio, ma perchè credono in una societa' giusta ed operosa, dove a tutti deve essere data una seconda chance .
Viene destinato il ricavato del calendario ad una nazione che ha oggettivamente bisogno di aiuto, e che si trova in un continente da cui spesso gli abitanti migrano, per ritrovarsi nei guai .
Quei soldi serviranno a rendere quel Paese e quella gente piu' indipendenti .

Sicuramente anche i carabinieri e la guardia di finanza daranno il loro contributo a progetti simili, ma credo che la via scelta dalla polizia, sia stata estremamente significativa e concreta .

Se proprio vogliamo fare dell'ironia, credo che quest'altra iniziativa si presti di piu' :


I prodotti dei beni confiscati sulla tavola dei commissari



polizia di stato

E' come se Dracula si gustasse il sangue estratto dalle sue vittime, in un calice davanti al caminetto .
Solo Sgalla poteva ideare una cosa del genere  ^_^

Nessun commento:

Posta un commento