Paura

Articolo 629. Estorsione. Chiunque, mediante violenza o minaccia, costringendo taluno a fare o ad omettere qualche cosa, procura a sè o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da cinque a dieci anni e con la multa da lire un milione a quattro milioni (1).

La pena è della reclusione da sei a venti anni e della multa da lire due milioni a lire sei milioni, se concorre taluna delle circostanze indicate nell’ultimo capoverso dell’articolo precedente (2).

(1) Comma così modificato dall’Articolo 8, D.L. 31 dicembre 1991, n. 419.

(2) Comma così modificato dalla L. 14 ottobre 1974, n. 497.

La scorsa settimana, è stata emessa una sentenza per tentata estorsione a Napoli, in seguito ad un'inchiesta condotta dal dott. Amato , che è sempre attivo nella difesa dei diritti dei piu' deboli .
Purtroppo la vicenda ha avuto un risvolto tragico, perchè alcuni giorni prima una delle due vittime che avevano denunciato, si è suicidata .
Sia la vicenda giudiziaria, che la triste morte, non hanno avuto molto spazio sui giornali, nè particolare attenzione è stata rivolta loro dalla cosiddetta societa' civile, un po' perchè probabilmente, a certi episodi ci si è purtroppo abituati, specie in Campania, duole dirlo ma è cosi', e un po' perchè le vittime erano straniere, cingalesi nella fattispecie .

Ho notato che ultimamente vi sono molti contatti al blog, per la questione di chatroulette, in relazione al problema dell'estorsione, ma anche per ricerche sul fenomeno in generale .
Mi ha molto colpito un'internauta che si chiedeva estorsione paura cosa fare .
Credo che il nocciolo della questione sia tutto li', valutare le opzioni, in relazione ai possibili scenari, e confrontarli con la paura .
Denunciare è la cosa giusta, suggeriva un amico poliziotto nel corso di una conversazione .
Sarebbe decisamente la soluzione piu' ovvia, a leggere la normativa vigente .

Pero' ascoltando le testimonianze delle vittime al processo Megaride, oltre a rendersi conto dell'incubo nel quale vive la persona, assieme alla propria famiglia, si comprende come, la faccenda sia molto piu' complicata di quanto appare .
Bisogna stabilire innanzitutto se si tratta di estorsione o tentativo, se il reato è contro la persona o il patrimonio, se via sia relazione di parentela tra i soggetti coinvolti .
In base a queste varianti, la normativa e la punibilita' possono variare (Art. 393   Art. 649) .
Di conseguenza, anche le prospettive cambiano .
Bisogna poi tenere presente, che quando si va a processo, l'impianto investigativo ha importanza relativa, perchè un buon avvocato puo' stravolgere qualsiasi tipo di riscontro .
E anche si ottenesse il massimo della pena, il colpevole avra' sicuramente amici o famigliari che prima, o anche dopo la sentenza, possono continuare ad esercitare pressioni .

La mia non vuol essere una indicazione ad agire nell'uno o nell'altro senso, nè una visione pessimistica, piuttosto realistica .
Qualsiasi sara' la scelta, dovremo continuare a convivere con la paura, perchè se non denunciamo, continueremo ad essere abusati . Se invece lo facciamo, i nostri aguzzini potrebbero sfuggire alla pena, o continuare indirettamente a vessarci .
E' il quadro da tener presente .
Quindi nel momento in cui ci si rivolge ad una associazione anti-racket, al magistrato o alle forze dell'ordine, bisogna chiedere a gran voce di descriverci con tutta onesta', quali scenari si prospettano, e che aiuto concreto essi siano nelle condizioni di dare, all'indomani della sentenza, e per quanto tempo .

Di li' sta poi a noi decidere, tenendo conto di come vogliamo vivere la nostra vita .
Nessuno puo' dirci come agire, perchè nessuno puo' vivere una vita al posto nostro o per quelli che dipendono da noi .


Antiracket e usura . Ministero dell'Interno

Vademecum sui benefici di legge a favore delle vittime dell'estorsione e dell'usura
Istanza di accesso al fondo di solidarieta' per le vittime dell'estorsione e dell'usura

Associazioni ed organizzazioni anti-racket ed anti-usura, suddivise per regione :       1    2