huffington italia
Buon giorno Prefetto. Le chiedo un commento sull'episodio del poliziotto di Milano sospeso per un mese perché ricattabile per essere comparso su un sito in abiti femminili, perché è ricattabile un poliziotto che fa questo nella sua vita privata?
In linea generale quando un agente fa domanda per entrare a far parte della polizia di stato o delle altre forze dell'ordine, deve dare il suo consenso ai regolamenti di servizio che fanno parte dell'organizzazione, siamo tenuti a un certo tipo di comportamento, ma all'interno del regolamento le posso garantire non c'è alcun riferimento all'orientamento sessuale.
Cosa prevede questo regolamento?
Prevede la censurabilità di qualsiasi comportamento, anche fuori dal servizio, non conforme al decoro delle funzioni degli appartenenti ai ruoli dell'Amministrazione della pubblica sicurezza. La sanzione è comunque erogata da un collegio che è composto da funzionari e da altri rappresentanti della polizia di stato. Il procedimento funziona come un processo ed è previsto un difensore.
Però scusi questi regolamenti dovrebbero essere espressione di una società in evoluzione. Abbiamo fatto un'inchiesta per Huffington Post dalla quale è emerso che ci sono polizie all'estero, ad esempio quelle spagnola, tedesca e scandinava, nelle quali sono previste agevolazioni per coppie omosessuali o dove transessuali sono arruolati. In un mondo che cambia, in Italia ci si può incartare sulla vita privata di una persona?
Sono d'accordo quando dice che bisogna aprirsi alla società, noi in tal senso di percorso ne abbiamo fatto molto, tanto è vero che nelle domande per accedere ai concorsi non è mai menzionatala propensione sessuale. Per entrare in Polizia la partecipazione ai concorsi non è condizionata in alcun modo dall'orientamento sessuale del candidato.
E' facile dire "siamo aperti ai gay" senza considerare cio' che ne consegue .
Non è solo questione di preferenze sessuali, ma di stile di vita e comportamenti .
E' come se avesse detto che le donne Musulmane possono accedere ai concorsi in polizia, ma devono rinunciare al velo perchè non fa parte del regolamento sull' uniforme .
Il cittadino, dalla polizia, si aspetta rigore e coerenza, non una strizzata d'occhio .
L'articolo di Repubblica sostiene che un poliziotto sia andato sul sito, si sia addirittura camuffato per smascherare un collega... mi sembra una grave invasione della privacy. Come la giudica questa cosa?
Non desidero entrare nel merito di un fatto deciso in sede giurisdizionale. In generale le posso dire che le procedure per accertare determinati fatti sono suscettibili del vaglio da parte dell'Autorità Giudiziaria, che ne verifica la correttezza in base alla normativa vigente.
Insomma questo poliziotto ha fatto da agente provocatore o no ?Da ammirare comunque quel tocco di onesta diplomazia che caratterizza il prefetto Cirillo .
Gli sarebbe convenuto dire che la ragione principale per il provvedimento, era la ricattabilita' .
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