La nuova inchiesta:
Alla fine del 2008, il Dipartimento di Polizia di Omaha ha ricevuto una interrogazione sul caso, il che ha sollecitato il tecnico Laura Casey a cercare le impronte nello IAFIS (che non esisteva nel 1978).
In meno di cinque ore, lo IAFIS ha trovato possibili candidati a fini comparativi.
La Casey ha passato giorni ad esaminare attentamente le impronte e si e' avvicinata alla soluzione con una che corrispondeva a Jerry Watson, che stava scontando una condanna per furto con scasso in una prigione dell'Illinois.
Il caso è stato ufficialmente riaperto e assegnato alla squadra casi a pista fredda di Doug Herout.
Lavorando con i tecnici di laboratorio e gli analisti, Herout ha riesaminato le prove, tra cui un volantino pubblicitario classificato come "Jerry W." scarabocchiato su una delle pagine.
Herout ha anche scoperto che Jerry Watson aveva vissuto a pochi isolati da dove l'auto della vittima era stata recuperata .fbi
Brillante applicazione della tecnologia .
Lo Iafis e' il vecchio sistema di archiviazione delle impronte, che come dicevo giorni fa, lascera' il posto al mega progetto NGI, un pentolone con impronte, facce, orecchie, voci e quant'altro .
Bisogna essere anche un po' fortunati quando si indaga .
Trovare vivo il colpevole dopo trent'anni, non e' cosa facile .
Nessun commento:
Posta un commento