Visto che la pausa estiva e' stata povera di bombe ed omicidi eclatanti e il Megaride era in ferie, mi sono dedicata alla tecnopolizia, quella polizia cioe', che si occupa di frodi telematiche e quant'altro .
E' un ramo interessante, a tratti rilassante, perche' non c'e' sangue sparso, almeno all'apparenza .
Cosi' nel corso delle mie ricerche, mi sono imbattuta nella polizia postale, e in uno dei suoi distaccamenti piu' prolifici, quello di Bologna .
Una delle ragioni dei molteplici successi, forse la principale, e' il suo capo, Geo Ceccaroli .
Il comandante Ceccaroli appartiene a quella categoria di poliziotti rampanti, del tipo cyborg, che ultimamente e’ facile trovare in polizia .
E’ un po’ la new generation dei cinquantenni d’assalto, che si e’ fatta le ossa al Nord tra scippi e omicidi .
E al Nord ha bazzicato parecchio nei gabinetti di polizia scientifica, con qualche puntata esterna tra corsi d’aggiornamento e convegni .
Ceccaroli e’ il tipico poliziotto padano : parla bene, a voce alta e dice anche cose intelligenti .
E’ uno di quelli che non scendera’ mai al Sud, a meno che non lo chiamino per fare il dirigente ai piani alti di Roma.
E’ leggermente diverso da quelli alla Pisani, che si rivolgono alla telecamera quasi sempre con sguardo grave, tono di voce basso e accento meridionale .
Ceccaroli ti terrorizza con il sorriso .
Ecco perche’ secondo me, alle conferenze stampa non e’ mai affiancato da magistrati : hanno paura .
E’ nato indossando la divisa e nelle foto ufficiali non lo si becca mai con i completini sartoriali alla Rizzi .
Vive il mestiere di poliziotto come una missione .
Ama interagire con la gente .
E’ un po’ l’incarnazione di quegli slogan che s’inventa Masciopinto : coraggio e innovazione, il poliziotto un amico in piu’ e cosi’ via .
Tra un’indagine e l’altra, trova il tempo di pubblicare libri e saggi accademici sull'approccio scientifico alle indagini giudiziarie e di scrivere piece teatrali ambientate sulla scena del crimine, e perfino di giocare a tennis .
Tiene corsi all’universita’, a volte anche non retribuiti, il che e’ indice di quella passione con cui svolge il suo lavoro, di cui parlavo prima .
Me lo immagino in giro per pizzerie a Bologna assieme al prefetto Cirillo, quando era questore .
E’ un abile pianificatore .
Con me ha giocato d’anticipo, cosicche’ non potessi scriverne male come mio solito .
Ma anche volendo non potrei .
Per quanto abbia cercato, non sono riuscita a trovare scheletri negli armadi perche’ non ne ha .
I suoi collaboratori sono fortunati : c’e’ molto da imparare da un super poliziotto cosi' .
E' su gente come lui che bisogna puntare per ricostruire una polizia differente, non moderna, semplicemente differente .
GdG e' avvertito .
Se dopo questo post non mi si sente piu', vuol dire che m'hanno spedito alla Dozza o a Guantanamo .
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