sabato 14 luglio 2012

Processo Potenza Esame teste Iannuzzi

Ciro Iannuzzi nato a Napoli il 5 Settembre 1966
Direttore della filiala Cariparma di Santa Lucia da Marzo 2010 a Marzo 2012

Al suo arrivo consulta i verbali audit (organo di controllo interno alla banca) per accertare eventuali anomalie .
Rileva un verbale di ispezione relativo al 2009, in cui sono presenti assenza di contrattualistica (archiviazione), difetti di trasparenza e operativita' degli strumenti finanziari e una sola segnalazione di operazione sospetta in violazione delle norme anti-riciclaggio .
L'attivita' da lui svolta non e' ispettiva ma di semplice monitoraggio, in osservanza della procedura Gianos e degli indici (entrate, bonifici) stabiliti dalla banca d'Italia .
Riguardo alla famiglia Potenza, nota una anomalia nel Dicembre 2010 relativa ad Assunta, Antonio, Giuseppina e Nunzia Maria Aragione, circa bonifici da riscatto di polizze assicurative di altri intermediari finanziari e contestuali prelievi in contanti di grossa entita' .
La dott.ssa Di Pesa all'interno della filiale era gestore premium, svolgeva cioe' attivita' consultiva per clienti con portafoglio superiore ai 100000 Euro , individuando per loro opportunita' di investimento e gestendoli .
Nel Gennaio 2011 Antonio e Immacolata spostano delle polizze da Cariparma a Cavita, societa' partecipata usata da Cariparma, che non puo' farlo, per la vendita di tali prodotti .
In seguito alla segnalazione del capofiliale, Iannuzzi nota l'operazione che puo' gravemente danneggiare la banca, causa perdita commissioni .
La Di Pesa giustifica il movimento come errore per agganciare la polizza (900000 Euro) ad un altro conto .
Si tenta di invertire l'operazione per limitare i danni, ma la direzione non autorizza il movimento .
In seguito la Di Pesa viene trasferita alla filiale di via chiaia e Iannuzzi ammette di aver redatto anche note negative a suo carico, non inerenti all'episodio specifico, ma in relazione all'attitudine che la funzionaria aveva di gestire solo parte del portafoglio, ritenuta caratteristica negativa e lesiva per la banca, da parte del responsabile .
Conosce Salvatore Potenza perche' presentatogli dal predecessore Di Nocera e Bruno Potenza perche' voleva continuare l'abitudine intrapresa, di eseguire in filiale operazioni fuori portafoglio, che gli consentivano cioe' di cambiare assegni non coperti per almeno ventiquattro ore .
Il dirigente gli nega la possibilta' e Potenza non insiste .

Spiega alla difesa Di Pesa che l'attivita' di monitoraggio dell'audit e' relativa all'intera banca e non ad un singolo funzionario .
Chiarisce che anche il solo prelevamento di cifre enormi o inusuali, avrebbe fatto scattare la segnalazione .
Lui segnalo' anche il riscatto, nonostante i prelevamenti fossero di piccolissima entita', per la contemporaneita' degli eventi .
Le operazioni fuori conto non erano prerogativa della Di Pesa .



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