giovedì 5 luglio 2012

La rete nascosta

L'accusa piu' seria fatta a Vittorio Pisani da parte della procura, e' quella di aver favorito Salvatore Lo Russo e il suo clan, nel corso degli anni, in cambio di informazioni che gli consentirono di fare arresti eccellenti .
Qualche tempo fa, Luigi Sabino, in un suo articolo, si chiedeva , anticipando un po' il do ut des del dott. Amato, se questo strano gioco di alleanze fosse etico .
E Simone Di Meo defini', in tempi non sospetti, il capo-clan, come un abile regista occulto .
La chiave di questo processo, sta tutta nello stabilire se ci sia stato o no, un aiutino, da parte dell'ex-capo della mobile, a Salvatore Lo Russo e al suo clan , cioe' se le presunte manchevolezze del Pisani, siano giustificabili o meno .

Innanzitutto bisogna ripercorrere gli eventi cosi' come ci sono stati narrati da Salvatore Lo Russo nei verbali dei 180 giorni e nel corso della sua testimonianza a dibattimento, e che in parte sono stati confermati da altri pentiti .
Lo Russo dice che suo fratello, per ben due volte fu lasciato andare senza essere arrestato .
Il Pisani si e' giustificato in un caso, in maniera un po' simile a Mori e a De Caprio, dicendo che era per ragioni di opportunita' .
In un'altra situazione, quella della riunione al Covo dei Pirati di Ischia, ha parlato di una barchetta che probabilmente non gli consentiva di prendere con se due pregiudicati, e quindi carico' solo Gennaro Longobardi .
Il problema e' che il Mattino dell'epoca, descrive l'operazione come una di quelle da cinema, con anfibi ed elicotteri che spuntano da tutte le parti . Ora e' vero che la polizia, complice la stampa, tende spesso ad esagerare, ma l'intervento arrangiato, per investigatori abituati a bazzicare certe zone, sembra poco credibile .

Nei verbali di fine Marzo del 2007,  Giuseppe Missi jr. , che pero' va preso a piccole dosi vista la poca simpatia che nutre nei confronti del Lo Russo, ha confermato questa ed altre occasioni di catture orchestrate da o' capitone .
Lo stesso Misso ci parla con rabbia, nel corso dell'udienza sull'inchiesta Megaride, del fatto che Lo Russo, rispetto ad altri, nei periodi precedenti al 2007, anno in cui viene arrestato, venne solo sfiorato da investigazioni, ma mai o quasi mai, catturato .
Che il Lo Russo abbia negli anni saputo gestire magistralmente alleanze e traffici criminali, e' facilmente verificabile dalla letteratura a disposizione, ed e' confermato da personaggi del calibro di Ettore Sabatino e Salvatore Torino .
E' arduo stabilire la veridicita' di alcune sue dichiarazioni come il fatto che lui informasse puntualmente Pisani, che non interveniva, sulle bische serali, anche se pare difficile credere che la mobile non abbia fatto almeno una tantum, interventi .
La questione latitanti, ricorre anche nel racconto del matrimonio del figlio del Lo Russo, tenutosi il 3 Maggio 2007, alla presenza di boss importanti, come Cesare Pagano e Raffaele Amato .
Anche a pretendere che Lo Russo, nell'intervento richiesto per prorogare l'orario di chiusura del locale, non gli avesse detto degli ospiti, come in effetti dice di aver fatto, un poliziotto doveva immaginare che ci fossero i  grandi capi .
D'altra parte lo stesso Lo Russo nel lontano 1993, fu arrestato ad una cerimonia simile, nel corso di un'operazione che vide coinvolti piu' di cento agenti di polizia .
Il racconto che il boss fa, sui suoi incontri segreti con Contini e Licciardi, di cui puntualmente informava il Pisani, che gli aveva anche chiesto di portare un registratore a distanza, ma la cosa non si fece per i timori del Lo Russo, ricorda un po' le mancate catture di Provenzano .
E' oggettivamente impossibile pedinare automobili in zone rurali, ma e' anche vero che conoscendo gli autisti che lo portavano a destinazione, uno era o' cinese, li si poteva intercettare successivamente .
E magari e' stato anche fatto, perche' poi, anni dopo, e precisamente a Dicembre 2007, Contini fu catturato dalla stessa mobile, e ci fu una bella conferenza stampa con, a fianco di Pisani, i procuratori Roberti e Lepore, e il questore Fiorolli .
Ora a distanza di tempo, e alla luce dei fatti, incrociati con le dichiarazioni dei pentiti che effettivamente trovano riscontri, i dubbi ci stanno tutti .
Pero' e' come se tra dieci anni, il procuratore Grasso, mettesse sotto accusa il dott. Cortese, per non aver catturato prima Bernardo Provenzano .

Ecco il problema al momento e' questo : stabilire se le mosse di Pisani fossero legittime, e in caso contrario,  portare sul banco degli imputati, gli altri colpevoli .
E  cioe' stanare tutti coloro i quali  lo avrebbero aiutato in questi anni, quindi quelli che a vario livello, dalla mobile, ai dirigenti della Questura, ai grandi capi di Roma (poliziotti e ministri e sottosegretari) lo avrebbero coperto .
Non basta adombrare sospetti su Sacco ed eventuali collaboratori .
Qui, se l'accusa ha ragione, ci sono responsabilita' da parte di dirigenti locali e nazionali, nonche' di suoi sottoposti .
Quando dissi che c'e' da parte di alcuni personaggi di spicco della polizia di stato, chiamati a testimoniare, una sorta di timore reverenziale nei confronti del Pisani, che va al di la' della semplice ammirazione nei confronti del collega pluridecorato, mi riferivo proprio a questo .
Si ha l'impressione che ci sia timore di veder svelato qualcosa che fa paura, e che li tiene legati tutti assieme, qualcosa che va al di la' di questa indagine .

Se la procura ha carte da giocarsi , per scoprire un'eventuale rete di collaborazione, allora e' bene cominciare a tirarle fuori, altrimenti quest'inchiesta non ha senso .

5 commenti:

  1. purtroppo il pisani e tutelato èperche hanno paura che esca fuori cose molto piu gravi, basti pensare che al matrimonio del figlio di capitoni sono andati tutti i capi storici tra cui lello amato latitante, pisani ha fatto sempre bliz in tutti i matrimoni compreso quello di mio fratello emiliano e quello di mio cugino mazza michelamgelo. quello di capitone non lo sapeva ma mi faccia il piacer raccontalo a un altro, il bliz che feci al ristorante di ischia dove arrestò il longobardi il sabatino che era presdente unitamente ad altri capi del alleanza di secondigliano, il pisani entro si presi il longobardi e se ne andò allora anche altri pentiti come sabatino dovrebbe avere il coraggio di raccontare la verità senza paura, come la raccontò a noi quando scisse dal clan lo russo. anche quando inizio a collaborare il sottoscritto, un pubblico ministero non voleva che io accusassi il pisani e pure lo feci lo stesso, apprezzo il dottore amatop solo su questo che nopn ha avuto problemi a prendere dichiarazione su persone importanti

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    1. di latitanti ne ha catturati e operazioni ne ha fatte parecchie
      Difficile giudicare se ha scelto tempi e persone
      Quello e' il lavoro dell'investigatore

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    2. si credo che quello sia il problema, la paura di altre cose
      Ma lo scopriremo tra trent'anni al solito

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    1. poi dice perche' cancello
      Non li ha arrestati forse per lo stesso motivo per cui Riina non fu preso un determinato giorno o perche' Provenzano rimase latitante per tanto tempo, pure dopo che la famiglia era rientrata a corleone sotto pedinamenti e intercettazioni in casa e sui telefoni
      Una singola operazione ne puo' distruggere dieci, oppure puo' essere stato fatto apposta per ritorni personali ma e' difficile da dire con certezza

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