In pratica da Spoleto era praticamente impossibile passare
messaggi e allora a Carinola usava
«un inserviente, o meglio un detenuto usato per lavoretti all’interno
del carcere e Aniello Bidognetti».
In questo modo Giuseppe Misso
“’o nasone” veniva informato di
quello che stava accadendo al rione Sanità e faceva arrivare i suoi
messaggi all’esterno
E alcuni anni fa la situazione era febbrile nella zona del rione Sanità in quanto
c’era una guerra in atto tra i suoi
nipoti, Giuseppe “’o chiatto” ed
Emiliano Zapata, e il clan Torino.
Per questo era giusto secondo lui
«predicare la calma».
«Avevo lasciato un impero quando
sono entrato in carcere, diventata
una distruzione nel giro di pochi
anni»il Roma
Mo' chi glielo dice a Bernie Provenzano che ha fatto le finte con la busta di plastica ?
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