mercoledì 20 giugno 2012

Gli sproloqui di Sacco, le telefonate a Di Raimo e le assoluzioni di Postiglione

Sarebbe stato interessante ascoltare il dott. Sacco, al di la' degli "sproloqui" sottolineati dal dott. Amato (lo humour decisamente non gli manca) , perche' ci avrebbe consentito di coprire i vuoti narrativi di Di Raimo che fu praticamente estromesso dall'operazione .
A parte il non saper piu' che pensare, il dirigente vuole probabilmente vedere prima dove va a parare la cosa, se ad una accusa per lui in relazione al singolo episodio o, a un coinvolgimento di portata maggiore , magari insieme ad altri, nell'ambito dell'inchiesta Megaride .
Quindi fa bene a cautelarsi .
Ci sta anche che, essendo la questione divisa tra il commissariato e la questura, gli atti siano andati persi, pero' e' strano che nessuno se ne preoccupo' .
E' possibile che, se l'indagine si incastrava con l'operazione chiavari, si sia resa necessaria qualche opera di compromesso che ha portato al mancato arresto dei due rapinatori .
Il particolare della restituzione a grappoli, conferma l'ipotesi della trattativa, ma non ne chiarisce le ragioni .
Sia nella versione di Di Raimo che in quella di Scarpato, Pisani non appare per nulla, il che fa intuire che qualsiasi pasticcio ci sia stato, questo sia da addebitare all'anti-rapine, che pero' alla fine ha sempre come referente principale la mobile e il questore .

Di Raimo, come si dice dalle nostre parti, e' un chiovo .
Non penso che Pisani l'abbia mosso qua e la' per motivi personali, ma credo che oggettivamente sia un personaggio difficile da gestire in ambito lavorativo, specie in una questura .
Posso rassicurarlo che a casa mia gli operatori chiamano fino a dopo le nove di sera e mia madre li manda .
E' sempre possibile una dimenticanza e magari il numero e' stato dato a qualcuno, e qualcuno con cui ha avuto un dissidio lo sta stuzzicando .
Io non ne farei tragedie ne' collegamenti con la vicenda Sacco .
O al massimo possono essere due sfigatelli della questura, che si riempiono la bocca del nome Pisani, senza nemmeno sapere che cosa sia questo procedimento (pochi sanno effettivamente di cosa si stia dibattendo) .
Un consiglio spassionato : vieni a Pescara . Non e' bella come Napoli, ma abbiamo solo tre omicidi all'anno e il capo della mobile e' bello come un fotomodello . Magari poi me lo fai conoscere .

Al solito Postiglione, che riguardo a questioni napoletane, per me e' come la madunina per i Milanesi, parla di un'assoluzione da parte del prefetto Cirillo .
Bulgarillo e' quello che meno c'entrava in questa faccenda perche' credo che bazzichi Pisani di striscio e non direttamente .
Ha dato un'indicazione su quanto fatto da lui, nulla di piu' .
Piu' che assolverlo, gli ha battuto le mani senza prendersi responsabilita' .

Io credo che il vizio di fondo dell'inchiesta che sta alla base di questo processo, sia nell'incriminazione dei fratelli Iorio .
L'unica colpa di Marco Iorio e' quella di essere amico di Pisani, e quindi da poter fungere da testa di ponte tra lui e i Potenza e Lo Russo .
La sua dichiarazione mi ha ricordato quanto scritto sul blog in questi mesi .
Se colpe ne ha, queste sono di aver fatto il nero e fregato un po' l'erario, ma riciclaggio e' altro .
Anche se i soldi investiti con lui da Potenza fossero frutto di attivita' illecite, lui questo non lo poteva sapere .
La storiella "lo sanno tutti a Napoli che Potenza si ripulisce da Iorio da una vita" e' una di quelle chiacchiere paesane molto comuni da noi al Sud .
Ti puoi ritrovare ladro o cornuto da mane a sera, se solo una persona in citta' lo dice .
Insistere su Iorio, secondo me, significa poi, alla fine del processo, non raggranellare nulla su Pisani e gli altri .
Io penso che sarebbe ora almeno di scarcerare lui e i fratelli e poi di pensare a fare un passo indietro .
So che non e' cosa da Amato, pero' ne conosco anche l'arguzia .
Immagino comprenda benissimo che cosi' non si otterra' granche' .
Non so se e' tecnicamente possibile, ma rivedere la parte di inchiesta sugli Iorio, che secondo me ha basi deboli, a parte le dichiarazioni dei pentiti , porterebbe solo vantaggi per la scoperta della verita', e cancellerebbe un po' di ingiustizia .
Se e' vera la storiella di Manganelli, avremmo da una parte una procura che si fa il mazzo per indagare, e dall'altra un procuratore che va in gita a Roma per tessere le lodi di Pisani e poi fa pure la conferenza stampa dicendo di essere addolorato .
Io da pubblico ministero, mi sentirei preso in giro, e comincerei a impostare le danze in maniera differente e piu' concreta .

O Pisani confessa quello che effettivamente puo' aver fatto e finalmente tira in ballo chi ha eventuali responsabilita' con lui, o Amato ridimensiona la portata delle accuse .
Uno dei due deve cedere, senno' non se ne esce .

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