venerdì 16 marzo 2012

Processo Potenza Dichiarazione spontanea Carmine Iorio ed esame altri testi

Carmine Iorio ha chiesto la parola per spiegare che il fitto d'azienda, per un imprenditore impegnato sul territorio con svariate attivita' commerciali, e' un semplice artificio volto a proteggersi da problemi di carattere amministrativo e burocratico che possono molto facilmente portare alla revoca della licenza .
Alla fine i soldi investiti nelle imprese di cui lui e' titolare , sono di sua provenienza e non riciclati .
Si riserva di approfondire ulteriormente in sede di testimonianza .

Marcello Riccardo nato a Napoli il 29 Gennaio 1944

In un momento di difficolta' economica, accetto' una proposta fattagli da Massimo Iorio, che conosceva tramite il padre Antonio, di diventare socio fittizio e amministratore in alcune loro societa', dietro compenso .
La sua collaborazione inizio' nel 2007 a Torino come amministratore del Savoy, ruolo per cui era pagato 1000 euro al mese e prosegui' nello stesso ruolo all'Obelisco .
Si recava mensilmente in piazza Vittoria , sede degli uffici delle aziende degli Iorio, per ritirare il compenso consegnatogli da una segretaria .
Per quel che riguarda la Vico srl, non ottenne nessuna remunerazione, perche' , come Massimo gli spiego', li' era solo socio fittizio, mentre l'amministratore era tale Marco Cagnazzi .
Il contratto per l'Obelisco fu firmato al Vomero nello studio del notaio Angelino, ed era presente anche la dottoressa De Caro .

Ludovico Capasso nato a Napoli il 1 Settembre 1975

Non ha rapporti di conoscenza con la famiglia Iorio .
Acquisisce attraverso la Ristocatering, l'8.3% del fitto di ramo d'azienda della Millionarie Municipio srl, societa' che controlla la paninoteca Dogout .
Consegna i soldi in due tranche di 15700 (contanti) e 15000 (assegni), in forma dilazionata , a Fabio Malinconico, padrone della Ristocatering .
Si reca in piazza Vittoria con la signora Bardaro (sempre della Ristocatering) e conclude il tutto alla presenza della dott.ssa De Caro .
Riceve come compenso un anticipo mensile di circa 6-700, per quattro mesi, sugli utili di fine anno .
Non ha testimonianza cartacea del denaro pagato a Malinconico .
Si ricorda che ogni volta che prendeva l'anticipo firmava un foglio con la cifra indicata, presumibilmente non un documento ufficiale .

Edoardo Liberati nato a Napoli il 13 Settembre 1969

Amico della famiglia Potenza, acquisisce nel 2001, in seguito a proposta di Bruno, il 30% delle quote societarie di Villa delle Ninfe, pari a 15 milioni di lire che paga in cash, al momento della stesura dell'atto notarile .
Conosce solo nell'ufficio del notaio, gli altri due soci, Ilenia Petricciolo e Daniele Vela, quest'ultimo residente a Santa Lucia, Napoli .
E' socio silente .
Non percepisce utili nel corso degli anni, ne' reclama la quota versata .

Giovanni Russo Saladino nato a Montemurro (Potenza) il 26 Marzo 1963

Direttore di sala del locale di Rivera di Chiaia, ove lavora dal 2003 .
Al termine del 2008 Carmine Iorio gli prospetta l'ingresso in societa', con l'acquisto del 5% di quote per un importo di 50000 euro.
L'operazione si realizza nel 2009 con il Russo che paga con un assegno da 5000 Euro del BNL e due prestiti da societa' finanziarie di 20 e 15000 euro .
Il rimanente gli verra' detratto dagli utili, che si aggiravano tra i 1000 e 2000 euro mensili .
Continua a percepire lo stipendio di direttore di sala .
Nel 2011 il direttore del regina Margherita, Rosario Barbone (non e' sicuro del cognome) lo informa che una proposta simile e'stata fatta ad un altro collega, Mariano Succoia .

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