Carmine Iorio ha chiesto la parola per spiegare che il fitto d'azienda, per un imprenditore impegnato sul territorio con svariate attivita' commerciali, e' un semplice artificio volto a proteggersi da problemi di carattere amministrativo e burocratico che possono molto facilmente portare alla revoca della licenza .
Alla fine i soldi investiti nelle imprese di cui lui e' titolare , sono di sua provenienza e non riciclati .
Si riserva di approfondire ulteriormente in sede di testimonianza .
Marcello Riccardo nato a Napoli il 29 Gennaio 1944
In un momento di difficolta' economica, accetto' una proposta fattagli da Massimo Iorio, che conosceva tramite il padre Antonio, di diventare socio fittizio e amministratore in alcune loro societa', dietro compenso .
La sua collaborazione inizio' nel 2007 a Torino come amministratore del Savoy, ruolo per cui era pagato 1000 euro al mese e prosegui' nello stesso ruolo all'Obelisco .
Si recava mensilmente in piazza Vittoria , sede degli uffici delle aziende degli Iorio, per ritirare il compenso consegnatogli da una segretaria .
Per quel che riguarda la Vico srl, non ottenne nessuna remunerazione, perche' , come Massimo gli spiego', li' era solo socio fittizio, mentre l'amministratore era tale Marco Cagnazzi .
Il contratto per l'Obelisco fu firmato al Vomero nello studio del notaio Angelino, ed era presente anche la dottoressa De Caro .
Ludovico Capasso nato a Napoli il 1 Settembre 1975
Non ha rapporti di conoscenza con la famiglia Iorio .
Acquisisce attraverso la Ristocatering, l'8.3% del fitto di ramo d'azienda della Millionarie Municipio srl, societa' che controlla la paninoteca Dogout .
Consegna i soldi in due tranche di 15700 (contanti) e 15000 (assegni), in forma dilazionata , a Fabio Malinconico, padrone della Ristocatering .
Si reca in piazza Vittoria con la signora Bardaro (sempre della Ristocatering) e conclude il tutto alla presenza della dott.ssa De Caro .
Riceve come compenso un anticipo mensile di circa 6-700, per quattro mesi, sugli utili di fine anno .
Non ha testimonianza cartacea del denaro pagato a Malinconico .
Si ricorda che ogni volta che prendeva l'anticipo firmava un foglio con la cifra indicata, presumibilmente non un documento ufficiale .
Edoardo Liberati nato a Napoli il 13 Settembre 1969
Amico della famiglia Potenza, acquisisce nel 2001, in seguito a proposta di Bruno, il 30% delle quote societarie di Villa delle Ninfe, pari a 15 milioni di lire che paga in cash, al momento della stesura dell'atto notarile .
Conosce solo nell'ufficio del notaio, gli altri due soci, Ilenia Petricciolo e Daniele Vela, quest'ultimo residente a Santa Lucia, Napoli .
E' socio silente .
Non percepisce utili nel corso degli anni, ne' reclama la quota versata .
Giovanni Russo Saladino nato a Montemurro (Potenza) il 26 Marzo 1963
Direttore di sala del locale di Rivera di Chiaia, ove lavora dal 2003 .
Al termine del 2008 Carmine Iorio gli prospetta l'ingresso in societa', con l'acquisto del 5% di quote per un importo di 50000 euro.
L'operazione si realizza nel 2009 con il Russo che paga con un assegno da 5000 Euro del BNL e due prestiti da societa' finanziarie di 20 e 15000 euro .
Il rimanente gli verra' detratto dagli utili, che si aggiravano tra i 1000 e 2000 euro mensili .
Continua a percepire lo stipendio di direttore di sala .
Nel 2011 il direttore del regina Margherita, Rosario Barbone (non e' sicuro del cognome) lo informa che una proposta simile e'stata fatta ad un altro collega, Mariano Succoia .
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